Ciò che insegnano le "cattedrali"

L'importanza di pensare a lungo termine per il benessere della comunità, ispirandosi al "pensiero della cattedrale" del Medioevo. Approfondimento su Tv9 con esperti e figure di spicco come Alessandro Antichi e Pietro Pettini.

Ciò che insegnano le "cattedrali"

Il pensare e fare e il farlo rapidamente è spesso proprio dell’essere umano. Ma va detto che, spesso, fare in fretta e fare bene non vanno d’accordo. Per un futuro di benessere forse pensare non solo all’immediato ma a lungo termine può, anzi, è sicuramente utile. Il "pensiero della cattedrale" che è l’argomento di oggi della rubrica settimanale di Giancarlo Capecchi su Tv9, inizio alle 21.25, è proprio questo. E il Medioevo, i grandi architetti, progettisti, ma anche i loro collaboratori ad ogni livello conoscevano bene questo pensiero profondo. Chi poneva la prima pietra di una cattedrale, per esempio, sapeva bene che né lui, né i suoi figli e quasi sicuramente neppure i nipoti, avrebbero visto l’opera realizzata. Che andava avanti per secoli, a volte. E l’opera oggi c’è, e tutti la possiamo godere, spendendo parole d’elogio e ammirazione per chi ce l’ha lasciata. Lavorare per il futuro, per arricchire la comunità dove si vive è possibile, sia se nei posti che contano si è maggioranza sia che si sieda all’opposizione. Di questo Giancarlo Capecchi parlerà stasera, e se non basterà anche la settimana prossima, con Alessandro Antichi (nella foto), già sindaco di Grosseto, Pietro Pettini, architetto, già presidente dell’Ordine, Stefano d’Errico, ingegnere ed editore di Tv9 Telemaremma, Maria Pia Vecchi, presidente provinciale del Fai.