
Città Visibile e Notte della Cultura a Grosseto: Gli Anni '60 e il Risveglio del Territorio
Gli anni ‘60 tornano a Grosseto con la Città visibile e la Notte della cultura. Da venerdì a domenica 24 Grosseto sarà animata da decine di iniziative culturali dedicate alla "rivoluzione della modernità" che ebbe origine negli anni Sessanta. Dieci giorni di eventi, e due aspetti importanti: la location della Notte della cultura (sabato 23), che torna ad essere il centro storico, e il rientro, sempre in quell’occasione, del Passaporto dell’arte che permetterà, visitando gratuitamente e timbrando le "dogane dell’arte", cioè i musei cittadini, di poter vincere premi culturali come corsi di musica all’istituto Giannetti, abbonamenti teatrali e tessere socio di Fondazione Grosseto Cultura.
"La Città visibile della cultura – dice l’assessore Luca Agresti – è ormai una tradizione per Grosseto. La scelta di offrire ingressi gratuiti a tutti i luoghi della cultura, testimonia la volontà degli organizzatori di promuovere una forma di cultura inclusiva, accessibile e che accolga il grande pubblico". "Dopo la mostra "I favolosi anni ‘60 in Maremma, torniamo a celebrare un periodo storico che per la Maremma rappresentò un punto di svolta rispetto al passato – dice Mauro Papa, direttore del Polo Le Clarisse –. Culturalmente, Grosseto vide l’urbanista e sociologo Gianfranco Elia diventare assessore alla Cultura e definire rapporti di collaborazione con il Museo nazionale d’arte moderna. Aprirono le prime gallerie private d’arte contemporanea e arrivò Parisi, architetto di fama nazionale, a progettare gli arredi per il nuovo e lussuoso Hotel Lorena. La Maremma diventò una terra percorsa da artisti e intellettuali che portarono idee nuove e rivoluzionarie".
Steven Santamaria