REDAZIONE GROSSETO

Cittadini preoccupati: "Rischiamo di perdere il nostro medico di base"

A Semproniano petizione con 105 firme consegnata anche al sindaco "La Asl ha imposto di seguire anche i pazienti di altri territori comunali".

Cittadini preoccupati: "Rischiamo di perdere il nostro medico di base"

Come è già successo in altri territori amiatini anche a Semproniano il medico di famiglia rischia di andarsene creando un forte malumore tra la cittadinanza. Le motivazioni alla base della decisioni sono però di diversa natura rispetto ad esempio ai casi di Castell’Azzara e Santa Fiora. Al dottor Giuliano Miletti, oltre a seguire i mutuati del comune amiatino, è stato chiesto in maniera vincolante di seguire anche alcuni mutuati di Santa Fiora. Un carico di lavoro ritenuto insostenibile. La notizia è trapelata ai cittadini che, preoccupati, si sono subito mossi e in 10 giorni hanno raccolto 105 firme.

"Si tratta di una protesta che abbiamo formalizzato depositandola in Comune – spiega uno dei cittadini –. I firmatari chiedono al medico di non andarsene. Sappiamo che è costretto, e non per libera scelta, ad abbandonare il nostro territorio".

La situazione di Semproniano, in particolare, coinvolge meno di 1000 residenti soprattutto anziani e fragili e coloro che abitano nelle frazioni. "Sappiamo – prosegue il portavoce – per certo che al dottor Miletti non interessa il numero dei mutuati perché se avesse voluto avrebbe potuto scegliere già da tempo altre condotte; a lui preme invece il servizio di medico a tutto tondo con la sua riconosciuta professionalità, disponibilità e sensibilità. Presto anche noi, con il venir meno del riferimento al nostro medico di famiglia, saremo costretti a ricorrere al 118 o direttamente al pronto soccorso e a cascata essere assistiti da altri medici a mezzo servizio tra comuni limitrofi che non potranno, anche se volessero, essere sempre disponibili per le visite domiciliari come recentemente sperimentato nel caso di Castell’Azzara ed ora in quello a Santa Fiora: due località non servite da mezzi pubblici e con gravi disagi per la pessima conservazione delle strade di collegamento". La richiesta dei cittadini è rivolta a sollecitare la Asl e la Regione Toscana affinché adottino provvedimenti risolutivi. "Le scuse – proseguono i cittadini – di chi ha responsabilità di trovare soluzioni nel cercare di giustificare la drammatica situazione servono a poco al pari delle spiegazioni espresse in proposito dal sindaco apparse talvolta di circostanza". Perdere un medico per un territorio vuol dire un impoverimento dal punto di vista dei servizi sanitari e, indirettamente, va a incidere negativamente anche sul sistema economico e sociale.