NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

L’impegno del Coeso. Seguiti 1.500 minori dai servizi sociali. Un terzo sono stranieri

Tra le azioni svolte anche quella educativa domiciliare. Importante anche l’attività di valutazione delle coppie per adozioni e affidi

Grosseto, 9 luglio 2024 – Tredici assistenti sociali, due educatori, due psicologi e tre figure di supporto. Numeri che danno la dimensione del grande lavoro portato avanti dall’area minori del servizio sociale di Coeso Società della Salute. Un’attività questa che tiene conto di molteplici aspetti della vita e della crescita di un minore e che, di solito, comporta un’attenzione e una presa in carico dell’intero nucleo familiare.

L'attività dei servizi sociali (Foto di repertorio)
L'attività dei servizi sociali (Foto di repertorio)

Poi esiste anche un’altra serie di servizi e prestazioni per aiutare bambini, ragazzi e le loro famiglie, a superare delle difficoltà anche temporanee. Attraverso, ad esempio, l’attività socio-educativa domiciliare, che prevede il supporto a casa, per alcune ore al giorno, e che nel 2023 ha interessato 312 nuclei familiari e 469 minori. Poi c’è l’attività educativa scolastica che interessa i minori con legge 104. Infine la valutazione delle coppie per le adozioni e quella del Centro Affidi, che mira affidare, a tempo pieno o parziale, minori che si trovano in situazioni temporanee di disagio, dando contemporaneamente aiuto e tempo alla famiglia di origine di risolvere le proprie difficoltà.

Nella zona sociosanitaria Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana, sono 27 gli affidamenti etero-familiari in corso, di cui 4 attivati nell’ultimo anno. Inoltre sono 17 le famiglie presenti nella banca dati, ovvero quelle che hanno dato disponibilità ad accogliere. L’affidamento familiare, infatti, prevede la possibilità di ospitare per alcune ore al giorno o per alcuni giorni della settimana un minore, senza il trasferimento dalla famiglia di origine. Inoltre, con l’affidamento si mantiene sempre il contatto e il legame con il nucleo familiare del bambino. E anche quest’anno si è svolta la cena del Centro affidi, aperta agli operatori, alle famiglie affidatarie e ai bambini affidati. Un’occasione importante per ritrovarsi e condividere insieme il percorso fatto fin qua. Alla serata "Affido in festa", hanno partecipato ben 58 persone, comprese le 17 famiglie affidatarie, i 15 ragazzi, gli otto bambini e i cinque operatori che fanno parte dell’équipe del centro. Oltre a loro ha partecipato alla cena anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Grosseto, Sara Minozzi.

A parlare dei servizi sociali è direttamente Tania Barbi, direttrice del Coeso Società della Salute. "Quando il servizio sociale si attiva per sostenere un minore e accompagnarlo nel suo percorso di crescita – spiega Tania Barbi– si tratta di una presa in carico complessa, che comporta molte attenzioni e altrettante responsabilità e che, difficilmente, può essere raccontata con numeri e statistiche". L’anno scorso, per fare un esempio, il servizio sociale ha seguito oltre 1500 minori, di cui un terzo stranieri, e, di conseguenza, ha dato risposte e condiviso progetti con altrettante famiglie. Oltre a tutto questo, il servizio riservato ai minori attiva interventi di incontri protetti, tra genitori e figli predisposti dall’Autorità giudiziaria, per l’osservazione ed il mantenimento del legame familiare.