Va bene che il "Tortello maremmano" ottenga il bollino Igp purché le materie prime agricole e animali siano al 100% locali e degli agricoltori. Piace a Coldiretti e a Confartigianato l’iniziativa di Confesercenti e dell’Associazione per la promozione e la tutela del tortello maremmano per valorizzare uno dei piatti e delle ricette più antiche della tradizione contadina autoctona, un piatto povero diventato oggi una pietra miliare dei menu maremmani di ristoranti, agriturismi, osterie. Anche Simone Castelli, presidente provinciale Coldiretti, è convinto che il bollino dell’Indicazione Geografica Protetta rappresenterebbe, per l’associazione, un potente strumento di comunicazione per tutto il territorio andando ad arricchire il paniere della Dop Economy maremmana che oggi vale già 123 milioni di euro.
"E’ una iniziativa importante che apre nuove prospettive anche al nostro mondo che ci trova quindi favorevoli e pronti a condividere questo percorso con Confesercenti e l’associazione promotrice – dice Castelli –. Questa è l’occasione, a nostro avviso, per raggiungere più obiettivi contemporaneamente: ancorare la produzione e commercializzazione del tortello maremmano alle materie prime agricole e animali che dovranno essere al 100% locali".
Coldiretti è quindi pronta a portare il suo contributo per valorizzare e sostenere le filiere del territorio veramente 100% maremmane. "Inoltre – prosegue Castelli – deve essere garantita la tracciabilità e la trasparenza di tutta la filiera che sono un valore aggiunto inestimabile per turismo e commercio evitando così imitazioni o manipolazioni".
Il progetto insomma ha ottenuto l’approvazione di Coldiretti e anche di Confartigianato Imprese Grosseto. "Accogliamo con favore questa iniziativa – dichiara Confartigianato – che valorizza una delle eccellenze gastronomiche del nostro territorio e che coinvolge in modo sinergico agricoltura, ristorazione, commercio e artigianato. Il nostro comparto artigiano è da sempre un custode della tradizione, capace di trasformare materie prime locali in prodotti d’eccellenza". Anche per Confartigianato è necessario garantire però che "gli ingredienti siano 100% maremmani, perché – si spiega – questo significa tutelare non solo la qualità del prodotto, ma anche l’identità culturale e produttiva della Maremma".