MATTEO ALFIERI
Cronaca

Ha patteggiato in tribunale: "Mi ha colpito con un bastone". Ma si era inventato tutto

Un grossetano aveva accusato uno straniero di essere stato aggredito vicino al centro. Ma le telecamere lo hanno inchiodato: condannato per calunnia e falso ideologico

L'uomo ha inventato l'accusa

L'uomo ha inventato l'accusa

Grosseto, 2 luglio 2024 – Si era fatto intervistare mentre si trovava ancora in ospedale, con il collare al collo, raccontando della grandissima paura che aveva avuto. Quando, l’11 luglio dell’anno scorso, era stato colpito con un bastone. A ferirlo – aveva detto – era stato un ragazzo senegalese, fermato poi dalla polizia municipale. Lui, un grossetano di 37 anni aveva aggiunto che, facendo parte dell’associazione di Controllo del vicinato ed essendo un insegnante di arti marziali, avrebbe organizzato un corso di difesa per i cittadini.

Peccato però che quel racconto era falso. Smascherato dalle immagini delle telecamere, l’uomo da vittima si è trovato indagato. E ora ha patteggiato una pena di un anno e 8 mesi davanti alla giudice Cecilia Balsamo. Sono stati gli agenti della polizia municipale a ricostruire quello che era successo intorno alle 12 tra via Manetti e l’inizio del Corso. Un ragazzo di origini senegalesi di 23 anni, si presenta con un bastone in cima a corso Carducci. E cerca di colpire un giovane nordafricano che era seduto a un tavolo. Il ragazzo riesce però a schivare il colpo e scappa. Intanto arriva la Polizia municipale che blocca il 24enne sulle strisce di via Manetti.

Il 37enne è lì vicino e prima di andare al pronto soccorso a farsi refertare racconta agli agenti della Municipale di essere stato colpito da una bastonata sulla testa. Stessa cosa dice al medico del Misericordia che lo dimette, dopo averlo sottoposto a una tac, con una prognosi di cinque giorni per trauma cranico lieve. Il senegalese viene denunciato. Difeso dall’avvocato Federico Cocchi, è accusato di porto abusivo di arma. Sono stati i carabinieri della Procura a smascherare il 37enne: le immagini delle telecamere lo avevano ripreso distante dal punto in cui era scoppiato il caos. E non era stato colpito. Accusato di calunnia e falsità ideologica (difeso dall’avvocata Luisa Renzo di Firenze) ha scelto di patteggiare: sconterà un anno e 8 mesi facendo lavori socialmente utili.