Non è arrivata di notte e nemmeno con le calze tutte rotte ed il cappello alla romana. Ma si intravedeva dalla sciarpa usata come cappuccio un ciuffo blu chiaro, molto originale. E’ venuta di giorno, nel centro della città. E’ arrivata la Befana, ma quella del Comitato per la Vita, in sella all’immancabile scopa, volando, come la tradizione racconta. Così si è calata, scendendo da palazzo Aldobrandeschi, in mezzo ad una folla di bambini e genitori. Questo è quello che credono i bambini, ed è giusto così e per di più è bello che anche i grandi possano pensarlo e crederlo ritornando anche loro un po’ bambini: la signora in piazza non era la stessa che si è calata dal palazzo provinciale, per poi arrivare il piazza circondata da tantissimi bambini che hanno ricevuto delle caramelle. Come avviene da quarant’anni è un vigile del fuoco a vestire i panni della Befana volante. Grazie a questa stretta collaborazione tra il Comando provinciale dei Vigili del fuoco e il Comitato per la Vita, ieri è stata chiusa la quarantesima edizione. Contemporaneamente alla festa, sempre in piazza c’era il gazebo del Comitato per l’acquisto a offerta delle calze della Befana, ricche di dolciumi e preparate dalle volontarie del Comitato per la Vita. Dopo aver percorso piazza Nannini, via Porciatti, via Oriana Fallaci, piazza Rosselli, via Oriana Fallaci, Corso Carducci sono arrivati anche i figuranti del Presepe vivente della parrocchia di Roselle accompagnato dal Corteo dei tamburini di Paganico.
Poi sono arrivati anche i Briganti di Maremma con un coro composto da venticinque persone. La serata si è conclusa in piazza con tanta dolcezza e zucchero filato. "E’ stata un po’ dura scendere dal palazzo – ha detto la Befana – - ogni anno che passa c’è sempre un dolorino in più, però è bello essere accolta da così tanti bambini. Erano tantissimi, per i bambini tanti dolci e cioccolata, mentre per i genitori ogni tanto un po’ di carbone".
Maria Vittoria Gaviano