
A fine anno chiuderà la secolare Cartoleria Guastini gestita dai fratelli Angelo e Marcello Daviddi
Grosseto, 3 dicembre 2015 - Anche uno degli ultimi baluardi del commercio storico grossetano si appresta ad abbassare la saracinesca. Dopo circa cento anni di attività, dopo essere stata la prima cartolibreria storica di Grosseto, dopo che generazioni di maremmani vi hanno acquistato libri, diari, penne e matite, la Cartolibreria Guastini di corso Carducci chiude. E lo fa definitivamente. Ma non senza rammarico e un pizzico di tristezza. La colpa? Sta nel progresso, nel futuro che avanza, nella grande distribuzione commerciale ed online che non hanno rispetto né per la tradizione né per i ricordi e la storia. Un negozio classico, nato e cresciuto nel palazzo d’epoca novecentesca dell’attuale Genio Civile, che sprigionava calore, sicurezza nell’acquisto, cordialità: col bancone e gli scaffali in legno, e l’affetto e l’ospitalità della famiglia Guastini e Daviddi.
Quanti grossetani hanno comprato la prima cartella, la prima penna stilografica o il primo diario della propria esperienza scolastica, quanti vi hanno acquistato i pennini per la bella calligrafia, ma anche i quaderni, i fogli protocollo per il tema d’Italiano? Tanti, troppi, ricordi sono racchiusi in quelle quattro mura al centro del corso, proprio davanti a piazza Socci. Una cartolibreria, ma anche un punto di ritrovo per tanti amici, che la mattina tuttora si trovano, dopo decenni davanti a quel luogo che rievoca gli anni spensierati della scuola. «Chiudiamo a fine anno – ci hanno spiegato i titolari Angelo e Marcello Daviddi –. Purtroppo il progresso ed internet hanno portato alla morte le realtà come la nostra.
Chiudiamo a malincuore, siamo attaccatissimi a questa attività. E’ stata una scelta sofferta, ci abbiamo ragionato tanto, a lungo, poi dolorosamente abbiamo dovuto prendere la decisione». Questo sarà insomma l’ultimo Natale di uno degli ultimi negozi storici del commercio del corso, del centro storico e di una città intera, che va in pensione in conseguenza di un cambiamento a cui è difficile sottrarsi, ma anche per colpa di altri fattori, tra cui la richiesta di aumento dell’affitto da parte del Demanio dello Stato, proprietario del Palazzo del Genio Civile e quindi anche del fondo.
«Anche aumentare l’affitto di questi tempi porta alla morte del commercio locale – spiegano – dopo Natale chiuderemo anche se dentro di noi il vuoto che resterà sarà incolmabile. In questo negozio abbiamo passato pomeriggi, giornate, anni della nostra vita».
La Cartolibreria Guastini ha superato due guerre, è resuscitata dopo l’alluvione del 1966, ha vissuto anni di splendore economico, è diventata un punto di riferimento per tutti i grossetani. Entro la fine dell’anno la saracinesca del civico 61 si abbasserà per sempre, si chiude un cerchio, si volta pagina, ma resteranno per sempre i ricordi.
Andrea Capitani