MATTEO ALFIERI
Cronaca

Mappatura delle concessioni balneari, è caos

Le associazioni dei balneari: "Colpo di mano del Governo. Inutile forzatura che porterà alle aste"

Uno stabilimento balneare

Uno stabilimento balneare

Grosseto, 18 settembre 2022 - "Eravamo tranquilli perché il ministro Garavaglia, coerentemente, ci aveva escluso la possibilità che il Governo in questa fase elettorale potesse o volesse procedere sul tema, prettamente politico, delle concessioni demaniali. E invece venerdì mattina è accaduto qualcosa di inconcepibile e inaccettabile: il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha sostanzialmente imposto l’approvazione di un atto che non ci sembra possa essere annoverato nell’ordinaria amministrazione di un Governo dimissionario".

E’ molto duro il commento di Daniele Avvento , presidente provinciale del Sib Ascom Confcommercio Grosseto, il sindacato italiano dei balneari, riguardo alla decisione del Governo Draghi di licenziare il Decreto legislativo sulla mappatura delle concessioni balneari in attuazione della legge annuale sulla concorrenza. "La forzatura del presidente Draghi – riprende Avvento – è profondamente sbagliata sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché si tratta di un atto non urgente ed indifferibile, certamente non rientrante nei poteri di un Governo dimissionario e di un Parlamento in procinto di essere rinnovato fra pochi giorni (aspetto che pone anche dubbi di costituzionalità). Nel merito perché foriero di confusione e contraddizione. Esiste già, infatti, il Sid (Sistema informativo del demanio marittimo) depositato al ministero delle Infrastrutture e adottato sia dagli Enti pubblici che dagli operatori. Ancora una volta la volontà del presidente Draghi strumentalizza la questione balneare per fini politici disinteressandosi delle aziende, che reggono il Paese e sono la sua ruota motrice del turismo, in Italia e in Maremma".

"La questione balneare – conclude nel suo intervento il presidente di Sin Ascom Confcommercio, Daniele Avvento – merita non decisioni improvvisate, confuse e ‘colpi di mano’, ma al contrario, un approccio serio e meditato".

"In Italia già abbiamo Il Sid, il sistema informativo del demanio – aggiunge Carlo Ricci , responsabile provinciale del settore stabilimenti di Confartigianato –. Si tratta di una mappatura completa del territorio, dove sono registrate le singole concessioni. Un sistema che non è aggiornato, ma che basta e avanza a quello che serve. Il nuovo sistema servirà – prosegue Ricci – solo per pilotare un’apparente soddisfazione, ovvero un aggiornamento delle concessioni in essere. Il sistema semplificato, che è stato messo in piedi, servirà dunque per poi andare alle aste". Sulla stessa lunghezza d’onda di quanto espresso in prec edenza da Avvento e Ricci, Claudio Pierini , presidente provinciale di Fiba Confesercenti. "La nuova legge voluta da Draghi, con cui si va a istituire il Siconbep, è solo una ripicchetta politica sterile e di basso livello – dice Claudio Pierini– con cui un Governo ormai agli sgoccioli e senza alcuna legittimità politica va a creare un costoso e inutile duplicato del Sid, di cui nessuno sentiva la necessità e che riuscirà soltanto ad aumentare la confusione normativa nel nostro settore".