LUCA AMODIO
Cronaca

Concessioni balneari. Mazzetti: "Partenariato tra pubblico e privato". I gestori: ’Solo uno spot’

La deputata di Forza Italia lancia la proposta sulla gestione delle spiagge "Permetterebbe di conciliare le esigenze di tutti, dando un’alternativa". Le associazioni di categoria non sono convinte: "Solo propaganda" .

Concessioni balneari. Mazzetti: "Partenariato tra pubblico e privato". I gestori: ’Solo uno spot’

Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, la sua proposta non è piaciuta ai balneari

"Sostituire il regime concessorio con la formula del partenariato pubblico privato". La proposta sul caso degli stabilimenti balneari arriva dalla deputata di Forza Italia Erica Mazzetti ma i gestori maremmani storcono il naso: "Proposta fuori tempo, è uno spot elettorale".

Altro capitolo della saga sulle concessioni delle spiagge. Un emendamento sulla risoluzione sul codice degli appalti è stata presenta dalla parlamentare Mazzetti che in una nota ha spiegato le modalità di questa “terza via“: "La formula del partenariati pubblico-privato introdotta nel nuovo codice degli appalti è già molto apprezzata dagli operatori, purché ci sia l’impegno a realizzare opere d’interesse per la comunità tra le quali quelle per la tutela dell’ambiente". Mazzetti sostiene che con questa opzione si "possa superare i problemi emersi con la direttiva Bolkstein in quanto non si deve applicare a servizi non economici di interesse generale". Una visione che, prosegue la deputata: "Permetterebbe di concliar le esigenze di tutti, affrontando il passaggio con una visione liberale e garantista dando un’alternativa".

La premessa della soluzione prospettata da Mezzetti è: "L’impegno dei gestori a portare avanti tutti quegli investimenti per la collettività, con impegni reali da stabilire in fase contrattuale". Tra gli oneri che spetterebbero ai nuovi titolari ci sarebbe la mitigazione dell’erosione costiera, la protezione della biodiversità, l’installazione di impianti di dissalazione. Mazzetti dice che si tratterebbe di: "Una visione moderna dei rapporti tra imprese e Stato che ha il vantaggio di essere già disciplinato“.

La proposta non ha però convinto le associazioni di categoria che la bollano come una mera uscita politica. Simone Guerrini, presidente rete balneari della Maremma e i Fiba Confesercenti Toscana, la vede un po come uno “spot“ elettorale. "Il tempismo della proposta fa pensare a questo, il governo ha detto che ne parlerà al prossimo Consiglio dei ministri, un emendamento parlamentare non è una cosa che si fa in 10 giorni - spiega Guerrini - poi non è né una proposta anche risolve il problema, dipende da come verrebbe scritta". sulla stessa linea Adalberto Sabbatini, presidente Cna balneari Grosseto: "Proposta fuori tempo massimo, siamo carne da macello per la politica. Noi abbiamo sempre collaborato con l’Amministrazione e continueremo a farlo a prescindere". Anche Andrea Biondi, direttore provinciale di Confesercenti cambia le parole ma non il senso: "La propaganda sul tema è diventata sport nazionale: ora ci si inventa qualche alchimia legislativa in zona Cesarini?". "Fuori tempo massimo", dice Andrea Fidanzi, presidente regionale Confartigianato imprese balneari che però apre uno spiraglio: "Le proposte che guardano alle piccole imprese e che mirano a tutelarle sono ben accette, l’idea non è sbagliata".