Concessioni balneari. Pd contro il Comune : "Non ha fatto nulla"

Intervento in Consiglio del capogruppo Davide Bartolini

Concessioni balneari. Pd contro il Comune : "Non ha fatto nulla"

Davide Bartolini, capogruppo. del Partito Democratico in Consiglio comunale a Grosseto

"Il futuro dei balneari a Grosseto finisce con il 2024. La risposta dell’amministrazione è un rimpallo buroratico, la politica sta a zero, l’interesse per le imprese ugualmente". Così il capogruppo Pd Davide Bartolini commentando la risposta del vicesindaco all’interrogazione sullo stato dell’arte delle concessioni balneari a Grosseto.

"L’amministrazione comunale – ha detto il capogruppo Pd – accettando il differimento delle concessioni al 31/12/2024 con delibera di giunta, non ha manifestato il coraggio e la responsabilità politica di difendere una posizione chiara e netta su una procedura, di cui si sono fatti garanti con le Imprese Balneari, garantendo l’estensione dei nuovi atti suppletivi ai balneari fino al 2033. A questo punto sarà una legge nazionale a esprimersi ulteriormente sulle concessioni".

La risposta arrivata dal Comune a Bartolini è stata preceduta dal decreto legislativo del governo. "È vero che qualche settimana fa di cosa stesse facendo il governo non se ne sapeva nulla e ora qualcosa sappiamo – ha continuato Bartolini – allo stesso tempo mi risulta anche che molti balneari non siano contenti di questo decreto. E, come ha detto anche il vicesindaco, probabilmente si avrà il quadro completo a primavera 2025. Probabilmente l’amministrazione non ha ben chiaro che gli operatori hanno bisogno di risposte e non di quelle che mi sono state date in Consiglio comunale. Ho capito benissimo che gli uffici tecnici hanno lavorato e credo abbiano lavorato bene, ma la politica in questo Comune che vuole fare? A Castiglione della Pescaia, amministrazione presa come esempio, le cose sono andate differentemente. Lì l’orizzonte 2033 è stato rispettato – ha concluso Bartolini – il futuro dei balneari grossetani dipenderà quindi solo dalla penna del governo. Con quella delibera di giunta l’amministrazione disconosce quello che ha fatto in precedenza, rimette in discussione tutto e si mette nelle mani di una legislazione ancora fumosa".