Caso concessioni demaniali a Porto Ercole, arriva il primo ricorso al Tar. È la società Cidonio Srl di Roma, che gestisce uno dei dieci pontili interessati dalla decisione del Comune di prendere in mano le concessioni, ad agire in giudizio.
La Cidonio impugna quindi preventivamente la delibera di consiglio comunale, chiedendo la sospensiva dell’atto. Il ricorso si appella alla violazione del Comune del comma 2 dell’articolo 36 del Codice della navigazione, che indica che "le concessioni superiori a 15 anni sono di competenza del ministro per la Marina mercantile. Le concessioni di durata superiore a quattro, ma non a quindici anni, e quelle di durata non superiore al quadriennio che importino impianti di difficile sgombero sono di competenza del Direttore marittimo. Le concessioni di durata non superiore al quadriennio, quando non importino impianti di difficile sgombero, sono di competenza del Capo di compartimento marittimo".
Il Comune ha intenzione di prendere le concessioni per 50 anni.
"È il primo ricorso rispetto al nostro atto di delibera in consiglio – dice il sindaco Arturo Cerulli –. Poi sentiremo il parere degli avvocati, ma non vedo gli estremi in questa fase per ricorrere. Si ricorre verso la volontà del consiglio comunale di andare in una direzione? Non credo che il Tar possa annullarla. Noi stiamo lavorando per definire lo sgombero dell’area, ed è lì che ci aspettiamo la ’guerra’ da parte degli attuali pontilisti. Ancora non abbiamo preparato le lettere, dobbiamo concordare con i nostri avvocati le modalità".Il Comune potrà procedere allo sgombero dei pontili dopo che avrà in mano le nuove concessioni, perché il porto non può rimanere sguarnito dei servizi. Il Comune ha intenzione, insomma, di gestire inizialmente i pontili e procedere poi con la messa a gara. Le ultime gare effettuate a Porto Ercole risalgono al 2016 e anche in quel caso ci furono numerosi ricorsi.
Andrea Capitani