Le concessioni demaniali dei pontili di Porto Ercole sono destinate a far parlare a lungo. Appare più che probabile infatti una nuova battaglia legale tra il Comune e gli attuali concessionari, con l’ente che mercoledì ha votato un apposito atto in consiglio comunale per prendere per sé le 10 concessioni presenti nel porto portoercolese. Il prossimo passaggio saranno quindi le lettere di sgombero, mentre il Partito Democratico interviene a proposito della "prossima" querelle legale che potrebbe scatenarsi tra l’ente pubblico e i privati. "Seguiremo con attenzione gli sviluppi – dice il segretario Dem Guido Dubbiosi – sempre dalla parte della legalità e sempre accanto ai cittadini che chiedono trasparenza e chiarezza. Nell’incertezza normativa, riteniamo che il diritto offra i migliori strumenti e le migliori procedure: se in qualche membro del consiglio comunale è sorto un dubbio, forse potrebbe giovare ricordare la funzione nomofilattica del Consiglio di Stato, affinché le procedure da intraprendere siano corrette e a tutela dei cittadini dell’Argentario: questo affinché non si comincino nuove battaglie giudiziarie capaci solo di far perdere tempo e sprecare denaro pubblico. Si apre oggi l’ennesimo scontro sull’interpretazione delle norme amministrative sulle competenze e dunque sulle opportunità che i vari enti pubblici hanno rispetto alla gestione del porto di Porto Ercole. Il Comune ha deciso di fare l’imprenditore e lo ha già chiarito più volte, costituendo un’azienda speciale sulla cui utilità molti cittadini ancora si interrogano. L’opportunità politica paventata dal sindaco sembra essere più una ripicca contro gli operatori locali che per la ricerca dell’interpretazione perfetta della normativa". "Il diritto creativo proposto dal sindaco – prosegue Dubbiosi – incontra nella sua strada perplessità contrastanti anche tra le opposizioni. Chi conosce la storia degli ultimi 20 anni all’Argentario si aspetta di leggere scontri a suon di carte bollate, Tar e Consiglio di Stato che ai cittadini costeranno nuovi aumenti di tasse. L’impressione che abbiamo percepito è che il sindaco abbia fatto il solito proclama, non potendo fare altro perché incapace di far valere le sue ragioni all’unanimità".
Andrea Capitani