Il Comune prenderà le concessioni demaniali di Porto Ercole, ma questo porterà a una querelle legale con gli attuali pontilisti che potrebbe durare mesi. Il consiglio comunale ha votato ieri il punto – l’unico previsto della seduta straordinaria – sull’attuazione dell’articolo 23 delle Nta del Piano Regolatore Portuale di Porto Ercole, sulle concessioni demaniale degli ormeggi in favore del Comune. Ciò che La Nazione aveva anticipato a inizio ottobre sta prendendo forma, con l’ente che arriverà a prendere possesso delle dieci concessioni dei pontili per gestirle in modo autonomo e poi metterle a gara. Non sono escluse però – anzi, appaiono piuttosto certe – battaglie legali da parte degli attuali gestori delle concessioni. La votazione ha visto l’astensione dei consiglieri di minoranza Priscilla Schiano, Walter Capitani e Maria Sabatini, mentre Marco Nieto è uscito dall’aula all’inizio della discussione, dopo aver letto un documento in cui ribadisce la sua posizione. "Documento che riporta una sentenza del Tar ribaltata poi dal Consiglio di Stato – ha detto il sindaco Arturo Cerulli –. La prossima lettera che partirà sarà quella dello sgombero dei pontili. Siamo per riprendere ciò che è del nostro territorio, i ricavi del porto devono rendere al Comune perché la collettività deve avere dei vantaggi. Vogliamo gestire il porto di Porto Ercole, che non è di quei 10 concessionari. Abbiamo l’esigenza di agire subito, bisogna fare presto per avere pronti i pontili per l’estate. Noi siamo preparati alla battaglia legale".
"Mettiamo in atto un articolo dell’Nta del 16 febbraio 2018 – ha spiegato il vicesindaco Michele Lubrano –. L’articolo 23 determina che tutte le concessioni del porto di Porto Ercole vengano prese dal Comune, che successivamente le metterà a gara. Un percorso già iniziato con il piano regolatore. Non vogliamo che arrivi un ente più grande di noi e si prenda il porto come successo a Porto Santo Stefano con l’Autorità Portuale. Lo Stato ha dato la direzione, i punti di ormeggio nell’ultimo decreto sono stati tirati fuori dalle turistico-ricreative".
Scelta condivisibile quella di prendere le concessioni – hanno detto i consiglieri di minoranza – ma serviva più tempo per definire la linea, sarebbe stato meglio ritirare il punto per parlarne più dettagliatamente".
Andrea Capitani