ANDREA CAPITANI
Cronaca

Concessioni demaniali. L’opposizione torna all’attacco: "Serve una gestione corretta"

Il gruppo Per l’Argentario: "Così rischiamo davvero l’immobilismo"

Il gruppo Per l’Argentario: "Così rischiamo davvero l’immobilismo"

Il gruppo Per l’Argentario: "Così rischiamo davvero l’immobilismo"

MONTE ARGENTARIO

"A Porto Ercole un futuro in bilico tra concessioni demaniali e immobilismo amministrativo". Il gruppo di opposizione Per l’Argentario torna ad occuparsi del porto portoercolese, in particolare sul tema delle concessioni "che si presenta oggi come una questione complessa, caratterizzata da incertezze e ritardi che minacciano non solo l’efficienza della gestione portuale, ma anche la competitività e la legalità del mercato. Dal consiglio comunale del 31 gennaio – dice il capogruppo Marco Nieto (foto) – è emersa la conferma di quanto sostenuto in assise il 27 novembre 2024, che il Comune si prenda tutta la concessione del porto per 50 anni, ma a differenza di quest’ultimo consiglio dove si auspicava addirittura la presentazione di un progetto con il Dpr 509 per la messa in sicurezza del porto, si è cambiato addirittura rotta scoraggiando la presentazione di un progetto con lo stesso Dpr. Il 27 novembre 2024 il consiglio comunale aveva annunciato la preparazione di lettere di sfratto per gli attuali concessionari. Un passo che sembrava promettente, ma che si è rivelato solo un annuncio privo di concretezza. Nonostante la conferma delle intenzioni il 31 gennaio, non si è assistito a un cambio di passo reale. Anzi, l’impressione è quella di un’amministrazione che brancola nel buio. Promesse non mantenute".

"Infatti - prosegue Nieto - dopo la spesa di 48 mila euro per la gestione dei ricorsi al Tar, adesso, con la determina n. 195 del 20/03/2025 si procede a contrarre l’incarico professionale allo stesso legale preso a difesa dei ricorsi per coadiuvare l’operato dell’ufficio, come supporto legale al Rup in relazione alla fase di progettazione del contratto di concessione con attenzione all’inquadramento giuridico. Per tale operatività il nostro Comune spende altri 30 mila euro. Tutto questo solleva interrogativi legittimi sull’efficacia di tali investimenti. Se la spesa è giustificata da un’azione mirata, è fondamentale che questa si traduca in risultati tangibili. Uno degli aspetti più preoccupanti è il costante monito della Corte dei Conti riguardo al profilo di responsabilità per "danno alla concorrenza". Questo è un richiamo che non può essere ignorato. Non basta pubblicare un bando per ’fare le gare’. Riteniamo imperativo che l’amministrazione metta mano a tutte le attività amministrative necessarie per garantire una gestione corretta e legale del bene demaniale".