CRISTINA RUFINI
Cronaca

Concordia, 13 anni dopo: "Ero al lavoro da medico"

Giglio, il sindaco Schiaffino: "Quelle immagini restano chiuse dentro di me". Cerimonia solo religiosa per le 32 vittime. Niente fiaccolata a causa del maltempo. .

L’indimenticabile immagine della Costa Concordia piegata di fianco

L’indimenticabile immagine della Costa Concordia piegata di fianco

ISOLA DEL GIGLIOQuella notte di tredici anni fa Armando Schiaffino era impegnato come medico dell’isola a soccorrere i naufraghi spaventati e feriti. Ma quelle immagini, quelle scene di tragedia le vuole conservare dentro di sé. Anche ieri che per il primo anno era chiamato a rievocare, come sindaco del Giglio, il naugrafio della Costa Concordia, che il 13 gennaio del 2012 costò la vita a 32 persone. "Quella notte ero molto impegnato – racconta – a lavorare insieme alla guardia medica. Poi dagli anni successivi, durante le commemmorazioni, non ho mai voluto rievocare. La sovraesposizione mediatica che seguì il naufragio non l’ho mai approvata". Si ferma un attimo al di la filo e poi aggiunge: "Vede io da sempre faccio mio ciò che Axel Munthe ha riportato nel libro ’La storia di San Michele’: lascio in pace i morti e i vivi alle loro illusioni". I ricordi e le persone sono rimaste nella sua memoria e nella storia di vita, ma devono restare racchiusi lì lì. "Questa mattina (ieri, ndr) c’è stata la funzione religiosa – aggiunge Schiaffino – molto toccante. Come Amministrazione non abbiamo fatto inviti istituzionali, né personali. Chi ha voluto partecipare lo ha fatto per proprio conto e devo dire che la messa è stata davvero molto intensa. In ricordo di chi non c’è più". Annullata per il maltempo, invece, la fiaccolata e la ’tufata’ (suono delle barche all’orario del naufragio). Alla funzione religiosa ha preso parte anche l’ex sindaco Sergio Ortelli, che per il primo anno ha partecipato alla commemorazione non come primo cittadino. Ha lasciato un suo pensiero nella proprio pagina social: "Con grande orgoglio, ricordo l’impeccabile organizzazione per soccorrere migliaia di persone e l’eccezionale capacità di risolvere una delle operazioni tecnologiche più difficili al mondo. Dopo 13 anni, ci troviamo a ricordare l’anniversario del naufragio. È doveroso da parte nostra rivolgere un pensiero alle 32 vittime e ai loro familiari lontani dall’isola – ha scritto Ortelli – A chi ha perso la vita durante i lavori, alle persone che hanno lavorato sul cantiere ’Concordia’ e a tutti coloro che, direttamente o indirettamente coinvolti, oggi non ci sono più.A tutti loro, una preghiera dal profondo del cuore. Non dimentichiamo mai le lezioni apprese e l’umanità dimostrata nei momenti più difficili".Cristina Rufini