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Grosseto, 13 novembre 2014 - «Ho aspettato mille giorni, posso aspettare ancora qualche settimana in più». Kevin il fratello di Russel Rebello, l'ultimo disperso sulla Costa Concordia, il cui corpo è stato ritrovato nei giorni scorsi, è a Genova dove ha incontrato il comandate della capitaneria di porto Vincenzo Melone e mostra grande tranquillità anche nell'ipotesi che le lungaggini burocratiche possano ritardare il rientro del corpo in India.
I tempi, infatti, sembrano essere più lunghi del previsto. «Il fascicolo adesso è stato trasferito a Grosseto - spiega Kevin - e ho saputo oggi che non sarà una procedura troppo veloce. Adesso la mia prossima tappa sarà lì per capire come fare ad avere il nulla osta per portare mio fratello in India. Possono passare tre settimane ma anche di più ma io ho già aspettato 2 anni e 10 mesi, posso aspettare anche un mese in più per avere una data che, per noi, è molto importante». Kevin ha voluto incontrare i giornalisti in un luogo simbolo un hotel alla stazione Principe. «Ho insistito su questo posto perchè qui, in questo hotel, ho avuto l'ultimo incontro con mio fratello, 5 anni fa. Per me questo luogo è importante per ricordarlo, perchè lui è a Genova, all'istituto di Medicina Legale di San Martino e quindi è poco distante» ha affermato Kevin, che al quale Melone ha raccontato le fasi del ritrovamento di Russel.
«Mi ha spiegato la dinamica del ritrovamento di mio fratello. Abbiamo sempre pensato che mio fratello fosse tra il ponte 4, il 5 e mai si è pensato che potesse essere 4 ponti più in alto, non lo pensavo neanche io. Ringrazio lo Stato italiano - prosegue Kevin - tutti quelli che non hanno mollato, che hanno creduto che mio fratello era in quella nave e ora l'importante è che, anche se dopo mille giorni, abbiano trovato il suo corpo».