NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Confartigianato. Overturism e affitti brevi: "Fenomeni da guidare"

Gli arrivi in massa e troppo concentrati non sempre sono facili da gestire. E la Maremma è divisa in due: zone super richieste e altre che si spopolano.

Una corretta gestione degli affitti brevi può favorire il turismo nei borghi

Una corretta gestione degli affitti brevi può favorire il turismo nei borghi

Quando non ci sono si vorrebbero a frotte, quando arrivano in massa allora no, è bene "diluire" le presenze. La Maremma e le colline grossetane hanno fame di turismo ma allo stesso tempo si vogliono difendere da quel fenomeno che oggi viene molto discusso: l’overturism. In realtà la provincia di Grosseto è divisa in due, da una parte ci stanno le mete super gettonate, dall’altra i territori che lottano per sopravvivere. In entrambi i casi l’overturism è un argomento da analizzare.

"È un fenomeno che divide anche il nostro territorio – dichiara Maria Mecarozzi, presidente provinciale di Confartigianato Turismo –: da un lato, il sovraffollamento di mete turistiche iconiche, dall’altro, il progressivo abbandono di borghi altrettanto splendidi, ma meno conosciuti. Sempre più abitazioni private si trasformano in residenze turistiche, facendo impennare gli affitti e al contrario, in alcune località, case e attività commerciali vengono abbandonate, impoverendo l’economia e il tessuto sociale".

Sull’argomento si inserisce anche Mauro Ciani, segretario generale di Confcommercio. "Su questi aspetti – dice Mauro Ciani – noi di Confartigianato abbiamo le idee molto chiare; ci schieriamo a favore dell’autonomia delle Amministrazioni comunali nel determinare le logiche con cui vengono autorizzate le attività ricettive e le destinazioni degli immobili a residenza, considerando che anche i soggiorni brevi, purché regolarizzati, in certi casi possono costituire un’opportunità per rivitalizzare certe realtà che hanno subito processi di abbandono ormai da anni".

Per Mecarozzi c’è una grande questione: è importante cioè orientare orientare il visitatore. "La scelta della meta spetta alle persone – continua Mecarozzi –, ma la destinazione, supportata da una visione politica ampia, con il proprio impegno nella comunicazione e grazie alla profonda conoscenza delle proprie ricchezze, deve creare un’offerta allargata, integrata col territorio, accessibile e che si estenda anche al di fuori di ogni singolo Borgo e dei confini comunali, che veda costa ed entroterra uniti dallo stesso filo, così da incentivare anche soggiorni più lunghi a discapito delle visite mordi e fuggi".

Alla domanda su come poter avviare tale percorso, Maria Mecarozzi traccia una strada. "E’ difficile sintetizzare in poche righe l’insieme di attività che riteniamo necessarie, ma – sottolinea – l’obiettivo è estendere la stagione turistica e far crescere i flussi in maniera sana e nel rispetto di noi che qui viviamo tutto l’anno. Possiamo indicare a tal fine alcune linee guida per dare un’idea dei nostri progetti, come ad esempio promuovere itinerari tematici e attività esperienziali autentiche su cultura, natura, sport ed enogastronomia. Alla base occorre creare sinergie tra le località vicine, favorendo una maggiore collaborazione tra strutture ricettive, guide, ristoratori, negozianti e botteghe artigiane".

Importante per Confartigianato formare chi si occupa di accoglienza, promuovere il territorio a più livelli e fare rete. "Si tratta di un progetto trasversale – conclude Mecarozzi – ambizioso e impegnativo, che deve prevedere anche una crescita dei servizi a carico del settore Pubblico".