Consiglio comunale. Il bullismo fa discutere

Il sindaco invita Barbi e Bugelli del Coeso a parlare del problema. Cerboni: "Ma il primo cittadino non ricorda le sue parole sui social?".

Consiglio comunale. Il bullismo fa discutere

Cerboni durante il suo intervento

Dietro ad un tema delicato come il bullismo si è alzato un vero polverone da botta e risposta, facendo calare in tavola diverse carte, come se fosse il pretesto per levarsi qualche sassolino dalle scarpe. Ieri si è svolto il Consiglio comunale e prima dell’inizio dei lavori è stata aperta una parentesi dedicata al bullismo e cyberbullismo.

"Non voglio starmene da parte – afferma il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna –. E’ una condizione devastante, vedendo emergere un mondo che non mi piace".

Invitate la direttrice del Coeso Società della Salute Tania Barbi e Barbara Bugelli, pedagogista del Coeso. Dal 2022 è stato formalizzato un tavolo per contrastare questi problemi.

"E’ un’illusione pensare che il singolo possa gestire fenomeni così complessi – dicono –. Quest’anno lavoreremo con le associazioni sportive, dato che molti episodi nascono all’interno degli spogliatoi. Il tavolo ha attivamente tutte le forze che mettono in campo un intervento di comunità".

A fronte di questo momento di riflessione, sono intervenuti i consiglieri a suon di botta e risposta in un contrasto di polemica tra chi accusava il primo cittadino di essersi messo al centro dell’attenzione (riferendosi allo scontro tra un bullo ed il sindaco) e chi lo difendeva. Ma più critico è stato il consigliere Giacomo Cerboni (Gruppo misto di minoranza).

"Ricordo ancora le offese del sindaco ad un cittadino – afferma Cerboni –. Credo quindi che il primo cittadino fosse la persona meno adatta a tenere questa relazione proprio per ciò che è capitato nei nei mesi scorsi ed è anomala questa iniziativa perché il consiglio comunale non è un plauso alla giunta. Non di certo all’assessore al Sociale che su questa circostanza non è presente. Qual è il suo ruolo rispetto alla dinamica che il sindaco sta assumendo dopo la presidenza del Coeso che lo vede protagonista sui servizi sociali e quindi rende assolutamente inutile una una figura assessorile in materia? Non vorrei fosse stata una fregatura questo rimpasto di giunta, insomma. Questa relazione poteva essere svolta in diversa sede, così facendo è protagonismo, non ha capacità di migliorare quell’attività perché è fine a se stessa".

Maria Vittoria Gaviano