Tra i vigneti di Campagnatico, cuore della Maremma selvaggia e spettinata, incredibilmente attraente, si sono festeggiati i 10 anni del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana. Come location dell’evento è stata scelta la giovane cantina Pieve Vecchia.
A fare gli onori di casa la famiglia Marzotto (proprietari anche di Tenuta Sassoregale a Civitella Paganico nella Valle dell’Ombrone) e a raccontare i primi dieci anni di questo consorzio sono stati il presidente in carica da 7 anni, Francesco Mazzei e il direttore Luca Pollini. Al talk è intervenuta anche Stefania Saccardi, Vicepresidente e Assessore all’Agroalimentare della Regione Toscana.
"È un bellissimo compleanno per una DOC che sta acquisendo sempre maggiore credibilità e che si sta affermando sempre di più sui mercati nazionali e internazionali, lavorando sulla qualità del prodotto e sulla modernità e bellezza delle proprie cantine – ha detto Saccardi - il Consorzio ha fatto un lavoro straordinario di protezione e valorizzazione di questi vini, sviluppando promozione e tutela e portando in giro per il mondo una Maremma che è sempre più anche un luogo di attrazione turistica".
Considerando i primi dieci mesi dell’anno per quanto riguarda l’andamento dell’imbottigliato (dati AVITO) la Maremma Toscana è una delle poche denominazioni con segno positivo (+6,9%) con la prospettiva di chiudere il 2024 superando, per la prima volta, i 7 milioni di bottiglie.
I numeri, dal 2014 al 2024, parlano chiaro: erano 9 i Soci all’atto costitutivo e ora si è raggiunta la cifra di 469 realtà che operano in tutta la provincia di Grosseto. Si è passati da quasi 3,5 milioni di bottiglie nel 2014 ai 7 milioni e oltre per l’anno corrente.
L’evoluzione ha visto anche dei cambiamenti importanti per quanto riguarda le diverse tipologie: se nel 2014 i rossi segnavano un 69% con un 28% di bianchi e un 3% di rosati, nel 2024 i rossi sono scesi al 54% con i rosati sostanzialmente stabili al 4% mentre i bianchi hanno superato il 40%, con il Vermentino che traina la Denominazione e che – con una quota di più del 30% dell’imbottigliato – è attualmente la tipologia più imbottigliata della DOC.
La produzione vitivinicola sul territorio vede impegnati viticoltori piccoli e medi a fianco di alcuni dei nomi più blasonati del panorama enologico nazionale, che vedono nella Maremma Toscana una zona ricca di potenzialità.
Per Mazzei questi dieci anni sono un punto di partenza, tanti i progetti da sviluppare come razionalizzazione del disciplinare, la ricerca e la caratterizzazione viticola, l’enoturismo e la sinergia con gli altri Consorzi sul territorio.