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Consulta del verde. Il Consiglio dice no

Diciassette voti contrari (quattro a favore) per la proposta di iniziativa popolare. Della Negra: "Schiaffo alla partecipazione". Ginanneschi: "Non serve".

Consulta del verde. Il Consiglio dice no

Con 17 voti contrari, 4 favorevoli e 2 astenuti il Consiglio comunale di Grosseto ha bocciato l’istituzione di una Consulta per il verde. Si è trattato della prima volta per il Comune di Grosseto che una proposta di iniziativa popolare va al voto del Consiglio. "Purtroppo questo no – ha detto Matteo Della Negra, primo firmatario e rappresentate dei 116 cittadini che a loro volta rappresentavano diverse associazioni della città – è uno schiaffo alla partecipazione dei cittadini che chiedevano soltanto un organismo al quale rivolgersi che non aveva potere decisionale ma che poteva essere in grado di dare degli input e delle riflessioni. Ma non avrebbe avuto carattere vincolante negli atti amministrativi che sono e rimangono prerogativa del Consiglio". Un no arrivato dopo una lunga discussione. "Il regolamento del Comune consente di discutere una proposta popolare, ma ritengo l’istituzione di una Consulta per il Verde solo un inutile orpello – ha iniziato l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Ginanneschi –. Il Comune ha uffici dedicati che lavorano a questo, tecnici qualificati, una società in house per la manutenzione, taglio e potature. Stiamo portando a compimento un parco urbano al Diversivo – ha aggiunto – lavorando di concerto alle scuole del territorio. Si tratta di 16 ettari in città dove nascerà un bosco urbano, un parco attrezzato. Pianteremo 1200 alberi. Altri 700 verranno piantati in altre zone del capoluogo. ll Comune di Grosseto ha 17mila piante censite. Come si fa a dire che Grosseto ha bisogno di una Consulta del verde? Inserire un altro organismo che allunga i tempi e la gestione della cosa pubblica sarebbe solo controproducente". Sulla stessa lunghezza d’onda anche Andrea Vasellini (Lista Vivarelli Colonna): "Su questa Consulta esiste già un parere tecnico negativo dell’ingegner Vecchieschi. Non è vero che non ascoltiamo i cittadini, questo atteggiamento non è accettabile. Non vorrei che tutto si traducesse in un meccanismo autoreferenziale". Critico Giacomo Gori (M5S): "La Consulta non è uno strumento che riteniamo valido sulla partecipazione – ha detto –. Non posso valutare positivamente uno strumento che noi come Movimento 5 stelle abbiamo scartato". Gli unici voti favorevoli arrivano dal Pd e da Grosseto Città Aperta. Bartolini e De Martis all’unisono dicono: "Con questa decisione è chiaro che alla maggioranza non piace la partecipazione dei cittadini. Nessuno ha espresso considerazioni di merito. Quelle dei cittadini le considerate solo ingerenze".

Matteo Alfieri