Coronavirus, primo decesso in Maremma

Un uomo di 85 anni si è spento dopo il ricovero. Castel del Piano: 7 positivi nel personale ospedaliero

Ritmi di lavoro senza soste per medici e infermieri dell’ospedale

Ritmi di lavoro senza soste per medici e infermieri dell’ospedale

Grosseto, 20 marzo 2020 - L’infezione da coronavirus non si arresta. E in Maremma a rriva a quota 100 contagiati e fa registrare il primo decesso. Si tratta di un uomo di 85 anni che è morto all’ospedale Misericordia dopo un un ricovero durato due giorni. E’ stato il sindaco Francesco Marchi a darne notizia sul profilo social dell’Amministrazione facendo le condoglianze alla famiglia. "Vogliamo inoltre manifestare la nostra vicinanza e di tutta la comunità di Scansano alle persone positive e loro famiglie – ha detto Marchi –, rivolgiamo loro un augurio di guarigione. Precisiamo che i dettagli dei contagi devono interessare solo l’Ufficio igiene dell’Asl, già a lavoro".

Numero a tre cifre, dunque, per la prima volta dall’inizio dell’emergenza delle persone che hanno contratto l’infenzione da Covid-19. Sale, dunque il contagio (22 casi in più rispetto a quelli di mercoledì), cinque dei quali nel Grossetano, due a Gavorrano e altri sull’Amiata e uno a Capalbio. L’organizzazione emergenziale nella nostra zona, però, è tutto sommato nella norma. I dati in positivo (ieri si è registrata la crescita maggiore dall’inizio dell’emergenza) sono infatti considerati "normali" in attesa del picco che è previsto a metà della prossima settimana.

Sono sette intanto gli operatori dell’ospedale di Castel del Piano che alla fine sono risultati positivi al tampone naso-faringeo e che si trovano in sorveglianza attiva al proprio domicilio, seguiti dal Servizio di Igiene pubblica aziendale insieme ai medici di medicina generale che rappresentano il riferimento clinico per i pazienti domiciliati. Il medico competente ha seguito le procedure previste secondo le direttive diramate dalla Regione Toscana e dopo l’esito positivo del tampone sono state subito avviate le chiamate alla rete dei contatti stretti dei professionisti per la valutazione del caso ed per intraprendere eventuali azioni conseguenti, tra cui il tampone. L’altro caso positivo della zona è un’operatrice della farmacia di Arcidosso. La farmacia è stata chiusa per essere sanificata e tutti i lavoratori e i contatti della donna sono stati messi sotto controllo e tutelati tramite le procedure previste. Non rientrano comunque nella definizione di "contatto stretto" i clienti rimasti all’interno della farmacia, nelle vicinanze del personale della farmacia, per meno di 15 minuti.

I dati della Asl parlano anche, nella zona delle Colline Metallifere, del contagio di due ragazzi (di 18 e 22 anni, in sorveglianza attiva domiciliare) che si aggiungono ad una donna di 50 anni e uomo di 75 ricoverato invece in Malattie infettive. Nella zona grossetana sono finiti nella lista della Asl una donna di 37 anni, un uomo di 38, un uomo residente fuori dall’area vasta sud est, un uomo di 51, una donna di 53, una donna di 58, un uomo di 61, uno di 65 e una donna di 66 (questa ricoverata in terapia intensiva). Tutti gli altri sono invece in sorveglianza attiva domiciliare. Nella zona dell’Amiata grossetana ci sono invece un uomo di 36 anni, una donna di 54, una donna di 55, due donne di 59, un uomo di 60, una donna di 62 e una donna di 35. Anche tutte queste persone, dopo essere state riconosciute positive a seguito del tampone, sono a casa in sorveglianza attiva domiciliare. Matteo Alfieri © RIPRODUZIONE RISERVATA