Sequestrato o ucciso dopo la rapina al furgone. Corriere scomparso, i punti da chiarire sulla morte di Nicolas

Il corpo del 40enne è stato ritrovato in un pozzo vicino a una villetta usata per le vacanze in località Case Sallustri, ad Arcidosso. La procura di Grosseto ha disposto l’autopsia. Cinque indagati, tre in carcere

La villetta ad Arcidosso sotto sequestro (Foto Aprili). Nel riquadro Nicolas Matias Del Rio

La villetta ad Arcidosso sotto sequestro (Foto Aprili). Nel riquadro Nicolas Matias Del Rio

Arcidosso (Grosseto), 26 giugno 2024 – È stato sequestrato per alcuni giorni? È stato ucciso subito dopo la rapina al furgone con il prezioso carico di borse Gucci da 500.000 euro? Ci sono ancora molti punti da chiarire su come e quando è stato ucciso Nicolas Matias Del Rio, il corriere di 40 scomparso il 22 maggio scorso sull’Amiata. 

Il corpo nel pozzo

Il corpo di Nicolas è stato ritrovato ieri sera in fondo a un pozzo, e non in un dirupo come era emerso nelle prime notizie dopo il ritrovamento, nella zona di Arcidosso, in località Case Sallustri. Il pozzo è vicino a una villetta usata per le vacanze, che è stata messa sotto sequestro

Nicolas Del Rio al lavoro, alla guida di un furgone
Nicolas Del Rio al lavoro, alla guida di un furgone

Disposta l’autopsia

La procura di Grosseto ha disposto l’autopsia sul corpo di Nicolas. La prima ricognizione del medico legale non avrebbe dato indicazioni su come sia stato ucciso il 40enne di origini argentine e nemmeno quando.

Non è chiaro al momento se sia stato tenuto sequestrato alcuni giorni, tenuto nella villetta, prima di morire o se invece è stato ucciso subito dopo la rapina al furgone con il suo prezioso carico.

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L’interrogatorio chiave

La salma è all'obitorio dell'ospedale di Grosseto. Secondo quanto emerge sarebbe stato Klodjan Gionj, l'albanese 33enne arrestato il 15 giugno mentre stava per scappare in aereo a Tirana da Ciampino, a rivelare ai sostituti procuratori Giovanni De Marco e Valeria Lazzarini dove fosse il corpo dell'uomo in un interrogatorio a Regina Coeli. I pm De Marco e Lazzarini indagano cinque persone - tre sono in carcere - a vario titolo, per omicidio volontario, sequestro di persona, rapina, danneggiamento.