Isola del Giglio, 23 luglio 2014 - L'Isola del Giglio saluta il relitto della Concordia due anni e mezzo dopo la tragica notte del 13 gennaio 2012. Dopo la rotazione di 90 gradi verso est, la nave trainata da due rimorchiatori e accompagnata da un 'corteo' di oltre una decina di imbarcazioni, si è allontanata dalla costa dell'isola e ha iniziato la sua navigazione in direzione Genova, dove sarà smantellata. Una partenza avvenuta con un'ora di anticipo rispetto alle previsioni, intorno alle 11 di questa mattina dopo le rapide operazioni di posizionamento verso oriente. Sullo scafo sventola la bandiera italiana. La nave ha poi preso velocità, trainata dai due rimorchiatori. L'obiettivo è farla arrivare domenica a Genova. VIDEO LIVE
h 21.35 - Si sono accese le luci sui ponti della Concordia, in navigazione ormai da oltre dieci ore. Con il calare del buio la sagoma della nave è visibile anche ad oltre dieci miglia di distanza. Il convoglio che scorta la nave e le tre imbarcazioni della Guardia Costiera cui spetta il controllo della zona di sicurezza stanno viaggiando ad una velocità costante di 2,5 nodi, in direzione ovest. Al momento la Concordia ha percorso circa 24 delle quasi 180 miglia che la separano da Genova. Domani mattina all'alba dovrebbe arrivare nei pressi dell'isola di Pianosa e lì mettere la prua a nord ovest per imboccare il canale di Corsica e passare tra la Corsica e Capraia.
h 20 - Sono nove le ore di navigazione. La Costa Concordia punta decisamente verso ovest, a sud dell'Isola d'Elba, per poi virare verso nord e passare tra l'Elba e la Corsica. La velocità è di due nodi e mezzo. La Concordia, trainata dai rimorchiatori, ha percorso 18 miglia e attualmente si trova ad 11 miglia a nord-ovest dell'isola del Giglio e a circa 20 dall'isola di Montecristo.
h 14.32 - Dopo circa tre ore di navigazione la Concordia si trovava a 7,5 miglia dal dal Giglio. L'isola vista dalla Concordia era ormai poco più di un puntino alle spalle della nave. L'imbarcazione ha puntato la prua a nord-ovest per lasciarsi l'isola di Montecristo sulla destra. Il convoglio procede senza problemi con i rimorchiatori Blizzard e Resolve che trainano il relitto ad una velocità di circa 2 nodi.
Ed è stata festa al Giglio, mentre la nave lasciava l'isola. Sono suonate le campane della chiesa di Giglio Porto, mentre i tecnici di Titan-Micoperi che hanno partecipato alle fasi di rimozione hanno brindato nei bar del paese - FOTO
Tante le reazioni, tra cui quella del comandante
IL LIVEBLOG MINUTO PER MINUTO - LINK
#concordia in navigation pic.twitter.com/1nbXissZBH
— Parbuckling Project (@InfoParbuckling) 23 Luglio 2014
IL SOTTOSEGRETARIO DEL RIO: "GRANDISSIMO LAVORO, MA NON E' ANCORA FINITA" - "Oggi si completa una fase ma non è la fine - dice in conferenza stampa il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Del Rio -. La comunità del Giglio vede terminare una storia. Noi siamo in apprensione ma crediamo che questo lavoro unico al mondo sarà di aiuto a tutti gli altri lavori e a tante altre sfide. Abbiamo fiducia che questo lavoro si concluderà positivamente. Il governo è sempre stato vicino al progetto ma oggi volevamo dire un grazie di cuore a chi ha trasformato una tragedia in un'occasione di intelligenza e solidarietà. Con grande orgoglio porto il saluto del presidente del consiglio".
grazie alla nostra Protezione civile che nelle emergenze riesce ad attivare la solidarietà delle intelligenze e dei cuori #Concordia
— Graziano Delrio (@graziano_delrio) 23 Luglio 2014
LA CONFERENZA STAMPA DEL TERMINE DELLE OPERAZIONI DI RIMOZIONE - "Non vorrei che l'entusiasmo veicolato anche tramite voi degli operatori che scendevano dalla nave fosse interpretato male. Noi siamo più sobri, lasciamo a chi ha vissuto questa vicenda come un'impresa titanica anche questa soddisfazione": questo dice il prefetto Gabrielli alla conferenza stampa che conclude la rimozione. "La presenza di Graziano Del Rio è la rappresentazione di quello che ho vissuto rispetto a situazioni non sempre facili e comunicabili". "Un'operazione che ha coinvolto un gran numero di persone di varie nazionalità. Non posso mancare di dire che sono orgoglioso di averne fatto parte. L'ingegneria italiana ha avuto molto merito. Nick Sloane è un grande capo ma senza la parte ingegneristica tutto questo non sarebbe avvenuto. Un lavoro eccezionale", dice l'ingegner Ghirotto che intanto si commuove.
IL SINDACO DEL GIGLIO: "GIORNATA STORICA" - "Una giornata storica per il Giglio (rivolgendosi a Graziano Del Rio, ndr)". Lo dice il sindaco del Giglio Ortelli, che poi continua. "Le isole sono già penalizzate per la loro formazione. A questi problemi si era aggiunto il problema della Concordia, oggi quasi risolto. C'è ancora la parte della bonifica ma prendiamo quanto di eccezionale abbiamo fatto. Rimarranno i problemi della scuola. Oggi siamo nella scuola media che a breve riprenderà l'anno scolastico ma non sappiamo se potremo garantire l'istruzione. Spero che il governo continuerà a darci una mano".
LA ROTAZIONE - Le manovre di rotazione, scattate prima delle 9 sono state salutate da un emozionante coro di sirene e da uno scroscio di applausi: centinaia i gigliesi e i turisti al porto per assistere a una giornata storica. I cavi che ancoravano lo scafo sono stati tagliati e, trainata dal rimorchiatore, è stata ruotata. Tutto sta andando come previsto. Prima di prendere il largo, la Concordia è stata benedetta dal parroco di Giglio Porto, don Lorenzo Pascuotti.
IL RICORDO - Alle sei di questa mattina sono cominciati i controlli al sistema idraulico propedeutici alla rimozione vera e propria che è scattata intorno alle 11, quando la nave lentamente è scivolata sull'acqua e ha preso la rotta per Genova. Sono stati chiusi il porto e lo spazio di mare di fronte all'isola. Un evento atteso da mesi quello di oggi, preceduto da rinvii e imprevisti, che tutti sperano andare a buon fine ma che non cancellerà l'amarezza. La buona riuscita dell'operazione non dovrà oscurare il dolore: è il senso del discorso pronunciato ieri dal ministro dell'ambiente Galletti che si trova sull'isola per seguire gli ultimi preparativi: "Chiudiamo una brutta pagina e vogliamo sempre ricordare quanto è accaduto al Giglio". E anche ieri, proprio durante le ultime manovre di rigalleggiamento, sono stati lanciati fiori in mare in omaggio alle 32 vittime, fra cui c'è ancora un disperso. Lo ha fatto anche Elio Vincenzi, marito di Maria Grazia Trecarichi, che al Giglio con indosso la maglia della moglie. Sorprendono e commuovono le sue parole: "La Concordia non è una nave maledetta. E' stata la tomba di Maria Grazia per due anni". NOMI E VOLTI DELLE 32 VITTIME
CONTINUA LA RICERCA DELL'ULTIMO DISPERSO - "Riteniamo che la parola fine la potremo mettere solo quando la nave verrà smantellata a Genova", ha detto il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, parlando delle ricerche dell'ultimo disperso del naufragio della Concordia: il cameriere indiano Russell Rebello. "Già da venerdì riprenderemo le ricerche nelle zone in cui la nave era confliggente con i fondali". Zone ancora inesplorate.
IL MISTERO DELLA CAMPANA - Il relitto della Concordia lascia nell'isola, insieme alla memoria dei 32 morti, un mistero disonorevole: quello della campana dorata, simbolo della nave, rubata pochi giorni dopo il naufragio da un sub mai identificato. La campana, del peso di alcune decine di chilogrammi, era a meno di dieci metri di profondità, ripresa nei video girati dai sommozzatori vicino alla prua sommersa della Concordia, mentre ancora si cercavano le vittime della sciagura. "Costa Concordia 2006" era inciso sulla campana, a ricordare l'anno del varo del Gigante del mare. Poi la campana misteriosamente sparì. "Chissà dove è finita - ha detto di recente don Lorenzo, il parroco di Giglio porto - non lo sapremo mai e non la rivedremo mai più". Chi l'ha presa la campana della Concordia? ha chiesto qualche tempo fa una studentessa al capo della protezione civile Franco Gabrielli. "Quella è stata sicuramente una delle pagine meno gloriose della storia del recupero della Concordia - ha risposto Gabrielli - Io so chi l'ha rubata, ma non ve lo posso dire...".
LA ROTTA - Direzione est a velocità due nodi. Poi a metà pomeriggio, virata a nord verso il porto di Genova, dove la Concordia dovrebbe approdare domenica. A coordinare le operazioni c'è ancora lui, Nick Sloane, l'ingegnere responsabile di tutte le fasi di rigalleggiamento. "Sta andando tutto secondo i piani - ha detto questa mattina, lasciandosi andare a un momento di commozione - è un grande giorno per il Giglio ma solo una volta che saremo a Genova potremmo rilassarci". A guidare il convoglio (14 le navi che seguiranno in corteo la Concordia) Hans Bosch, l'olandese al timone del rimorchiatore Blizzard che trainerà il relitto insieme a un secondo scafo. A lui il compito di tenere la rotta che dovrà tener conto delle condizione del tempo e del mare.
LA DESTINAZIONE - Una volta a Genova la destinazione finale della nave è il terminal Vte. A tre miglia di distanza da quella banchina inizierà un'operazione delicatissima che vedrà protagonisti i Piloti di Genova e i Rimorchiatori. Secondo quanto riferito all'ANSA da fonti vicine agli operatori del porto, a circa tre miglia davanti il Vte avverrà il distacco del relitto dai rimorchiatori di altura che lo hanno trainato attraverso le acque internazionali dal Giglio a Genova e ci sarà l'aggancio a otto rimorchiatori della Rimorchiatori uniti di Genova. L'operazione sarà realizzata con l'assistenza del Corpo piloti del capoluogo ligure. In questa fase il capo dei Piloti di Genova, Giovanni Lettich, dovrebbe salire sul relitto per assistere alle operazioni di evoluzione con le quali la Concordia verrà posizionata con la prua verso Ponente e la poppa rivolta alla banchina. Operazioni che saranno realizzate grazie all'opera preziosa proprio dei Piloti. Effettuata la manovra, con i cassoni di galleggiamento regolati in modo che il relitto 'peschi' circa 17 metri in profondità, la nave sarà trascinata di poppa all'attracco, quindi a marcia indietro, fino alla fine della banchina. A quel punto, quando la Concordia sarà assicurata alla banchina, i cassoni verranno nuovamente regolati per riportare il pescaggio della nave a 20 metri. A quel punto potrà iniziere la prima fase del progetto di smantellamento del relitto.
FIDUCIA E POLEMICHE - C'è fiducia al Giglio e in Italia sul buon esito della rimozione, mentre continuano ad arrivare dalla Francia timori e proteste. "L'Italia non ha dato sufficienti garanzie ", accusano i sindaci còrsi che due giorni fa hanno sottoscritto un appello in cui si richiedeva di fermare le operazioni. Ma il ministro Galletti tronca le polemiche: "Il relitto non passerà dalle acque francesi. Teniamo molto al nostro mare, forse più dei francesi".
SCHETTINO AL PARTY - E ieri è arrivato anche l'augurio, che molti sentono come inadeguato, di Francesco Schettino. "Ho fiducia, sicuramente andrà tutto bene", avrebbe confidato l'ex comandante della Concordia all'editore Piero Graus nel corso di una festa Ischia. Schettino dice di essere "profondamente colpito da quel che è accaduto", "mi porto dentro un dolore fortissimo". Intanto con le sue frasi giungono anche le immagini di quel party "in total white". Foto che stridono con la solennità di questa giornata.