Dopo le lotte sindacali del 2012, 2014 e del 2018 e il pesante ricorso agli ammortizzatori sociali di questi ultimi anni, il porto di Scarlino torna a licenziare. Otto i licenziamenti arrivati negli anni, ma si contano anche varie dimissioni anche di figure chiave. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato l’unico torrista con esperienza ventennale. "E’ stato licenziato per essere colpevole di avere una prescrizione medica, certificata già da più di dieci anni, e di aver ‘sfidato’ la dirigenza chiedendo solamente di essere impiegato in lavori consoni alla sua situazione".
Esordisce così Andrea Ferretti, sindacalista della Filcams Cgil che sta seguendo da vicino la vertenza. "Al porto di Scarlino i lavoratori – aggiunge Ferretti – oltre alle loro normali mansioni, pur essendo sotto organico e sacrificando tempo all’attività prevalente di ormeggio e controllo dell’area del porto, si trovano anche ad occuparsi delle manutenzioni straordinarie, della spazzatura, dello sfalcio del verde, del controllo dei bagni, della lettura dei contatori e anche altre cose. La situazione è ormai intollerabile. Il porto è un investimento di tutta la comunità scarlinese e nel tempo ha usufruito di aiuti statali e territoriali. Il minimo che deve fare adesso è garantire posti di lavoro buoni alla comunità locale. Oggi purtroppo non è così, si mira solo ad ottenere più utile possibile senza lasciare nulla nel territorio". "Quello che fa più dispiacere è che questi comportamenti vengono messi in atto dall’attuale Ad – attacca Ferretti – che, nella crisi del 2014, era proprio uno dei lavoratori individuati per essere licenziati. È stato grazie all’intervento della Cgil e dei lavoratori, tra i quali il torrista licenziato, che furono salvati tutti i posti di lavoro, compreso il suo, applicando i contratti di solidarietà. E oggi ci ringrazia così". Ad oggi, tutte le richieste di incontri e transazioni proposte dalla Cgil, hanno visto solo risposte negative da parte dell’azienda che preferisce andare in causa pur sapendo che il licenziamento è palesemente illegittimo. "Faremo di tutto per affermare le nostre ragioni - chiude Ferretti - perché questo è un affronto a tutta la comunità. E proprio per questo chiederemo un intervento immediato anche alle istituzioni e ai parlamentari locali. E chiederemo soprattutto alla sindaca di Scarlino Francesca Travison , responsabile delle concessioni erogate al porto, di difendere il proprio territorio e i propri concittadini da coloro che pensano solo a sfruttarli per il loro tornaconto personale".