
Crosa, un anno da incorniciare. Nuovi mercati e assunzioni. Avanzini: "Cresceremo ancora"
"Si vedono i frutti di una strategia impostata da tempo: così siamo riusciti a crescere nonostante la crisi globale e locale. Una tendenza che contiamo di mantenere anche nel 2024 e 2025". Ivano Avanzini, fondatore del Gruppo Crosa Service, azienda con sede al Polo chimico del Casone, traccia il bilancio dell’anno che sta per concludersi. Un bilancio nettamente positivo, in controtendenza rispetto a gran parte della concorrenza, che guarda al futuro con ulteriori concrete possibilità di crescita. Una delle novità dell’anno è stata la creazione della holding Itm che controlla cinque aziende in tutta Italia – oltre a Crosa Service, Tme-Tirreno montaggi elettrostrumentali, Prog&Mont Ravenna montaggi strumentali, Ted-Tirreno edilizia e Bsi-Bergamo servizi industriali – e che vede le proprie attività spaziare tra la parte meccanica e quella elettrostrumentale, la manutenzione e la costruzione degli impianti e l’impegno nei comparti chimico, energetico e farmaceutico, con una forza lavoro di 270 addetti. "Il 2023 è stato un anno molto proficuo – conferma Ivano Avanzini, presidente e amministratore della holding Itm – nel quale abbiamo mantenuto i rapporti con i nostri clienti storici e sviluppato nuovi rapporti, inserendoci in mercati diversi. Abbiamo consolidato la parte meccanica e siamo cresciuti nella parte elettrico-strumentale".
"Siamo davvero lieti del bilancio positivo registrato dal gruppo Itm di cui fa parte Crosa Service e soprattutto dell’ottimismo espresso dai vertici dell’azienda in merito alla previsione di un ulteriore sviluppo nei prossimi anni. Questo risultato è merito sia del management che è stato capace e rapido nell’individuare nuovi mercati e nuovi settori presso i quali andare ad operare, sia di tutti i lavoratori che si sono adoperati con flessibilità e competenza ai nuovi contesti produttivi – ha detto Giovanni Mascagni di Confindustria Toscana Sud – e questo è un segno della qualità e resilienza delle imprese del nostro territorio. Non va dimenticato che l’azienda ha dovuto far fronte alla riduzione delle attività al polo del Casone, per cui questo risultato assume ancora maggiore valore. Nonostante ciò dobbiamo continuare ad impegnarci al massimo affinché le attività del polo chimico tornino al massimo potenziale in quanto rappresentano una fonte di sviluppo".