Cup, debutto ok in via Don Minzoni

Un po’ di fatica, qualche mugugno (per il pagamento con il bancomat) , ma tutto è filato liscio

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Code e qualche mugugno, ieri, alla sede del distretto sanitario di via Don Minzoni a Grosseto. Ma in fondo poteva andare anche peggio visto l’elevatissimo numero di richieste per i prelievi e altri esami che si erano accumulate nel corso dei tre mesi di lockdown. Alla fine, invece, si può dire che la riapertura dei servizi "anche senza appuntamento", inclusi quelli del Cup in presenza, non ha fatto registrare particolare criticità. Le poche lamentele registrate hanno interessato non tanto l’organizzazione interna al distretto e la risposta dei servizi lì prestati, quanto, piuttosto, alcuni aspetti ‘di dettaglio’. Quasi tutti erano arrabbiati più per quanto accaduto nei giorni scorsi che non per il servizio di prelievo del sangue vero e proprio. Ce l’avevano col Cup telefonico, raggiungere il quale per alcuni è stato un autentico calvario. "Devo fare analisi di controllo molto spesso – ha raccontato Marcella Ronzini – Prima del Covid non ci sono stati particolari problemi, ma adesso che il servizio è stato riattivato è stato un dramma riuscire a prendere appuntamento al telefono con il Cup, ho tentato per giorni,invano. Fortunatamente una volta arrivata qui, ho dovuto attendere solo 10 minuti rispetto all’orario assegnato". "Non sono stato capace a prenotare col computer – racconta invece Silvano Vagnoli – e allora sono dovuto venire per forza di persona. Ho atteso un’oretta, ma alla fine grandi problemi non ne ho avuti. Solo quello del pagamento. Pensavo di poter pagare in contanti e invece niente, vogliono la carta di credito". La questione del pagamento elettronico, è uno di quegli ‘aspetti di dettaglio’ che hanno lasciato un po’ di amaro in bocca ai cittadini che hanno comunque capito gli sforzi organizzativi (con tanto di guardia giurata per mantenere l’ordine) messi in campo dall’Asl. "Vogliono per forza in bancomat – dice una signora all’uscita dal Cup di via Don Minzoni – Non lo sapevo. Potevano dirlo prima. Non sono organizzata. Ora dovrò tornare per pagare". "Tutto bene – dice Simone Bruni –. Il personale è stato gentile e non ho trovato affollamenti. Per problemi tecnici sono dovuto venire di persona, con un po’ di pazienza e tutto si è risolto". "Ho trovato tutto ben organizzato – rivela Luisa Battilomo – anche se una persona che era prima di me ha avuto difficoltà con il pagamento perché si può pagare soltanto con il bancomat. E in più ho saputo che c’erano dei problemi di collegamenti per cui anche ci aveva la carta ha avuto difficoltà. Comunque alla fine basta un po’ di comprensione". Andrea Fabbri