
Il 29 maggio 2022 aveva preso un "daspo sportivo" di due anni ma aveva fatto ricorso, il Tar però conferma...
Il 29 maggio 2022 aveva preso un "daspo sportivo" di due anni ma aveva fatto ricorso, il Tar però conferma il provvedimento che, nel frattempo, ha già comunque esaurito i suoi effetti.
Il Daspo era stato firmato dal Questore di Grosseto nei confronti di un tifoso che, in occasione di una partita di calcio valevole per i playout di Prima categoria tra Orbetello e Argentario, aveva con sé uno zaino contenente vari artifici pirotecnici (razzi, fumogeni, fuochi per soccorso in mare, una batteria pirica), che il giovane intendeva portare all’interno del campo sportivo per assistere al match. Il ricorso era stato presentato sulla base di numerose contestazioni. All’udienza pubblica dello scorso 27 febbraio, l’Avvocatura ha eccepito la "sopravvenuta improcedibilità del ricorso per esaurimento degli effetti del provvedimento impugnato", quindi il ricorso è stato trattenuto in decisione ed è stato dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto d’interesse, avendo ormai esaurito la sua efficacia. "Il fatto che il ricorrente si fosse presentato allo stadio con uno zaino pieno di materiale vietato – si legge nella sentenza – costituisce elemento sintomatico della sua volontà di far uso di tale materiale, commettendo un’azione pericolosa per la sicurezza pubblica, che è stata evitata grazie all’attività di prevenzione svolta. Per la legge il possesso di artifici pirotecnici può essere equiparato, ai fini della pericolosità specifica che si vuole inibire con i Daspo, alle condotte violente. Il ricorso deve essere dichiarato improcedibile, con la compensazione delle spese di giudizio in considerazione della natura formale della costituzione della difesa erariale".
Andrea Capitani