Nicola Ciuffoletti
Cronaca

L’export maremmano: “I dazi ci preoccupano, l’olio è il prodotto che rischia moltissimo”

Coldiretti evidenzia le possibili conseguenze che potrebbe avere la politica annunciata da Trump per le importazioni negli Usa. Sanna: “Ci stiamo già muovendo a livello nazionale e locale”

Milena Sanna

Milena Sanna

Grosseto, 4 marzo 2025 – L’attacco di Donald Trump è rivolto a Messico e Canada e ha dichiarato che alzerà ulteriormente le barriere commerciali sulle importazioni dalla Cina. Le minacce però arrivano anche all’Europa. Il timore è che vengano stabiliti dazi anche per le merci italiane che entrano in Usa. L’Italia, come del resto la Germania e la Francia, rischiano l’effetto negativo dell’imposizione dei dazi e che sicuramente andrebbero a modificare quei 186 milioni di euro che è il valore economico dell’agroalimentare maremmano (primi nove mesi del 2024) che arriva sul mercato a stelle e strisce. C’è insomma apprensione in Maremma dove il 67% dell’export agroalimentare delle aziende è destinato agli Usa. "È un problema serio – commenta Milena Sanna, direttrice di Coldiretti Grosseto –. Nello specifico siamo fortemente preoccupati per l’olio che rappresenta il primo prodotto per quantità e mole di affari esportato negli Usa”.

L’olio extravergine toscano Igp vola all’estero sfiorando i 40 milioni di euro in valore, confermandosi l’olio Ig tricolore più venduto nel mondo, ma l’incubo dazi minacciati da Trump anche sull’agroalimentare europeo tiene sulle spine gli olivicoltori toscani che in questi anni hanno costruito parte delle loro fortune proprio oltre oceano. Nel 2024 in Maremma è stato registrato un +60% di export verso gli Stati Uniti rispetto al 2023. “Come Coldiretti ci stiamo già muovendo – prosegue Sanna – a livello nazionale e anche con le istituzioni locali. Per noi è fondamentale tutelare l’export dei nostri produttori, siamo convinti che l’introduzione di dazi avrebbero un effetto negativo sui nostri coltivatori. Subito dopo l’annuncio di Trump è arrivata l’Europa che ha annunciato un prossimo accordo con l’India. Io dico che tutti gli accordi devono essere fatti sul rispetto di reciprocità, insomma devono essere garantiti gli standard italiani anche in India”.

A Grosseto trema il settore dell’olio che rappresenta il 90% dell’export statunitense e si presta massima attenzione al settore vitivinicolo. "Il valore del mercato dei vini maremmani negli Usa si aggira a 5 milioni di euro – prosegue Sanna – e rappresenta il secondo settore dell’agroalimentare che viene introdotto nel mercato a stelle e strisce. Il terzo sono i formaggi e gli insaccati”.

I dazi funzionano come imposta sulle importazioni di merce straniera: semplificando un po’, rendono la merce più costosa per gli acquirenti statunitensi e penalizzano le aziende straniere che le vendono poiché è possibile che ne venderanno sempre meno. Per questo motivo Coldiretti è già in campo e ha aperto un confronto anche con gli associati. "Stiamo parlando con i nostri associati – conclude Sanna – cercando di fare chiarezza. Tra le aziende emergono molte perplessità”. Quello che formalmente chiede Coldiretti è una mediazione e il Governo dovrà giocare un ruolo fondamentale affinché i coltivatori, anche maremmani, non subiscano una flessione delle remunerazioni.