REDAZIONE GROSSETO

Decalogo di Legambiente: "Una Maremma più verde per l’anno che verrà"

Un impegno in 10 punti per trasformare la provincia di Grosseto in laboratorio di sostenibilità, dove eventi, agricoltura, turismo e mobilità si integrino .

Legambiente saluta il 2024 e inizia il nuovo anno con un impegno concreto in dieci punti per trasformare la Maremma in un laboratorio di sostenibilità. L’associazione ambientalista molto radicata in Maremma guarda al nuovo anno con uno sguardo ancora più "verde" e "giusto". A riflettere sui risultati raggiunti e nuovi impegni è Angelo Gentili, componente della segreteria nazionale di Legambiente.

"La Maremma è una terra straordinari – spiega Angelo Gentili - un mosaico unico di biodiversità, paesaggi mozzafiato e tradizioni culturali che si tramandano da generazioni". Tuttavia, per Gentili, dietro la sua bellezza si nasconde una fragilità che non deve essere ignorata. "La Maremma è sempre più esposta agli effetti dei cambiamenti climatici, con eventi meteorologici estremi che minacciano l’equilibrio degli ecosistemi – prosegue –. A questo si aggiunge la sfida della gestione delle risorse naturali, come l’acqua, sempre più scarsa e preziosa, e il suolo, che rischia di essere compromesso da pratiche non sostenibili. Queste criticità ci impongono una riflessione profonda, ma anche un’azione concreta e immediata".

Per Gentili la sostenibilità ambientale può diventare il cuore di uno sviluppo equilibrato e innovativo. "Investire nella tutela della biodiversità – avverte – nella valorizzazione delle risorse locali e nella transizione ecologica non è solo un obbligo morale, ma una scelta strategica che può trasformare la Maremma in un modello di riferimento per l’Italia e l’Europa in un’ottica che favorisca l’agricoltura in chiave sostenibile, il turismo green e la conservazione del grande capitale naturale che abbiamo a disposizione".

Per tutelare e valorizzare la Maremma Legambiente ha pensato a dieci buoni propositi, una sorta di decalogo, da sviluppare durante il nuovo anno. In questo percorso Legambiente chiede alla Regione Toscana di condividere questi obiettivi, a partire da nuovi eventi sempre più sostenibili, attenti all’impatto ambientale. Qui un ruolo fondamentale lo dovranno svolgere anche le amministrazioni locali. Importante sarà continuare a coltivare biologico e creare biodistretti, e di pari passo proseguire nella promozione di un turismo sostenibile. Proteggere la biodiversità e lavorare all’educazione ambientale sono altre due azioni che Legambiente vuole perseguire.

Sul fronte energetico è inevitabile la transizione alle energie rinnovabili, con un focus sull’agrivoltaico che offre per Legambiente una straordinaria opportunità per coniugare la produzione di energia pulita con la salvaguardia del territorio agricolo. La Gestione sostenibile delle risorse idriche invece rapprenta una sfida cruciale, soprattutto in un’epoca di crisi climatica. Infine tutela degli ecosistemi costieri, mobilità sostenibile e sviluppo deI biogas rappresentano altri capisaldi per lo sviluppo sostenibile della Maremma.

Nicola Ciuffoletti