
Il bando dell’azienda speciale del Comune «Argentario Mobilità e Ambiente» prevede l’affidamento del servizio di ormeggiatore per tre anni
Il Tar annulla la graduatoria per gli ormeggiatori, accolto il ricorso di uno dei candidati. Il Tribunale amministrativo regionale ha dato ragione a Roberto Amato, patrocinato dagli avvocati Pierluigi Chech e Chiara Tofanelli, contro l’azienda speciale del Comune Argentario Mobilità e Ambiente e l’ente argentarino, annullando la graduatoria della valenza triennale per l’assunzione di addetti all’ormeggio nei pontili comunali Darsena Arturo a Porto Santo Stefano. Amato aveva chiesto l’annullamento della determinazione del direttore generale di Ama del 23 maggio 2024 di approvazione degli atti della commissione esaminatrice e la contestuale approvazione della graduatoria finale relativa alla procedura concorsuale e la determinazione direttoriale del 2 maggio 2024 sull’"Avviso di selezione pubblica, per titoli ed esami, per la formazione di una graduatoria finalizzata all’assunzione a tempo determinato di addetto alle attività di ormeggio di natanti e imbarcazioni (ormeggiatore)". Amato aveva partecipato alla selezione pubblica per titoli ed esami che prevedeva due prove, un colloquio tecnico-motivazionale e una prova pratica volta a testare le capacità del candidato nelle seguenti attività: condotta e manovra di mezzo nautico (gommone battello); esecuzione di operazioni di ormeggio e di disormeggio in banchina, su corpi galleggianti (gavitelli, boe portuali, pontili); esecuzione dei principali nodi marinareschi. Ma, come affermato dal ricorrente, la prova pratica sarebbe stata eseguita con modalità differenti da quelle prescritte. Amato si è poi classificato secondo in graduatoria. Dopo il ricorso l’Ama si è costituita in giudizio, a differenza del Comune e del primo classificato della graduatoria. Il ricorso è stato accolto e il Tar ha stabilito che le prove pratiche andranno ripetute secondo le esatte modalità prescritte dall’avviso pubblico di indizione. Le spese di lite di 4mila euro seguono la soccombenza di Ama, mentre possono essere ripartite fra il ricorrente, il Comune di Monte Argentario e il controinteressato, ovvero il primo della graduatoria. L’avvocato Pierluigi Chech, legale difensore del ricorrente, spiega che "la sentenza ribadisce un principio fondamentale: il rispetto delle regole è essenziale per garantire trasparenza e correttezza nelle selezioni pubbliche. Si tratta di una decisione che tutela non solo il nostro assistito, ma tutti i candidati che hanno diritto a una procedura equa e imparziale".
Andrea Capitani