Dibattito sulla sanità. Balestri va all’attacco

Il capogruppo di ‘Massa Avanti Insieme’: "Consiglio importante sul Falusi. La minoranza ha disertato: basta alle strumentalizzazioni politiche".

Dibattito sulla sanità. Balestri va all’attacco

Dibattito sulla sanità. Balestri va all’attacco

"Ormai siamo abituati alle assenze dei colleghi dell’opposizione, che spesso, secondo le opportunità, disertano l’assise del Comune di Massa Marittima come si è verificato anche nell’ultimo Consiglio che presentava argomenti importanti, tra cui la relazione e l’informativa da parte della presidente dell’istituto Falusi". Roberto Balestri, capogruppo di "Massa Avanti Insieme" va all’attacco e precisa la posizione del governo della città. "I dati presentati proprio in Consiglio comunale – aggiunge – dimostrano come si possa ricominciare a parlare di un futuro per l’istituto che da tempo al centro di polemiche. Questo risultato sicuramente si è ottenuto grazie al costante impegno del primo cittadino, Marcello Giuntini, e all’operato attento e puntuale del commissario prima e presidente del cda adesso, Francesca Mucci. A nome del gruppo consiliare ‘Massa Avanti Insieme’ esprimo un pubblico ringraziamento perché risanare le finanze dell’Istituto Falusi significa aver preservato un ente storico nella nostra città ed aver garantito e mantenuto sia i numeri in termini occupazionali, che il livello di assistenza alla persona per gli ospiti della struttura".

Balestri chiude: "Nessuna strumentalizzazione politica, pertanto, almeno in sede di Consiglio comunale. Lascia però perplessi la presenza, proprio l’8 febbraio alla commissione regionale, di molti esponenti politici di partiti di minoranza sia comunali che provinciali, i quali, sotto il comune cappello del tavolo della salute, hanno preso parte alle audizioni. Un Tavolo della Salute sempre più espressione politica, che ci pare aver definitivamente perso la sua natura civica. Lo stesso Paolo Mazzocco, lungamente attivo all’interno del Tavolo, già il 21 novembre scorso ne usciva, prendendo le distanze da quella che lui stesso definiva una strumentalizzazione politica proprio di quel gruppo che, civicamente, si sarebbe dovuto occupare di queste tematiche".