CRISTINA RUFINI
Cronaca

Diploma per le mamme. Sulla pergamena il ricordo del parto e il nome dell’ostetrica

L’iniziativa è stata attivata da pochi giorni all’ospedale Misericordia. Falorni: "Il nuovo nato avrà la possibilità di conoscere tutte le tappe". .

L’iniziativa è stata attivata da pochi giorni all’ospedale Misericordia. Falorni: "Il nuovo nato avrà la possibilità di conoscere tutte le tappe". .

L’iniziativa è stata attivata da pochi giorni all’ospedale Misericordia. Falorni: "Il nuovo nato avrà la possibilità di conoscere tutte le tappe". .

GROSSETOUn ricordo del percorso nascita, un diploma per tutte le neo mamme. È la novità presentata all’ospedale di Grosseto e che è stata voluta dalle ostetriche con la collaborazione dei reparti di Pediatria e Ostetricia. Da ora in poi dopo il parto a tutte le neo mamme verrà consegnata la pergamena in cui oltre al nome e al giorno e all’ora di nascita, viene riportato anche il nome dell’ostetrica che ha accompagnato la madre fino al parto."Il diploma di nascita è un dono al nuovo nato e quindi alla neo mamma e dimostra cura, umanizzazione della cura e della nascita, attenzione alla neo mamma e alla coppia e non per ultimo un gesto di cuore da parte di tutti gli operatori della struttura", dichiara Serena Pep, che è responsabile ostetrica del percorso nascita dell’ospedale di Grosseto."È un modo per testimoniare a tutte le madri l’importanza del lavoro dell’ostetrica e di tutto lo staff - dichiara inoltre Rita Puzzuoli, direttrice facente funzione di Ginecologia e Ostetricia di Grosseto - dai consultori al punto nascita, il percorso delle future e delle neo mamme segue una scansione che vede affiancarsi numerose professionalità". E cos’ da ora in poi una pergamena per tutti i cuccioli che nesceranno nell’ospedale cittadino."Il nuovo nato avrà così la possibilità in futuro di conoscere il nome dell’ostetrica che ha accompagnato la sua mamma nel momento del parto e quindi che lo ha accompagnato nel momento più importante della vita, la nascita - dichiara la direttrice della Neonatologia e Pediatria di Grosseto, Susanna Falorni - anche questo significa rendere più umanizzati i percorsi ospedalieri". Un contatto che non è solo ’sentito’ perché accade in uno dei giorni più importanti del percorso di vita, ma anche ’sulla carta’ per imprimerlo ancora di più a futura memoria.