REDAZIONE GROSSETO

Disagi e proteste per il servizio. Poste, lo sportello è "mobile" ma le file all’esterno sono fisse

Malumori a causa delle attese in strada anche in caso di freddo o maltempo. "Anziani in difficoltà"

Il furgone di Poste Italiane utilizzato in questo periodo come ufficio mobile in attesa della conclusione dei lavori della sede sul Lungomare dei Navigatori

Il furgone di Poste Italiane utilizzato in questo periodo come ufficio mobile in attesa della conclusione dei lavori della sede sul Lungomare dei Navigatori

Code all’aperto, anche con il tempo cattivo, di fronte all’ufficio postale mobile sul lungomare dei Navigatori a Porto Santo Stefano. I lavori nella sede erano previsti da tempo e la scadenza è stata anche prorogata, ma per i cittadini il disagio c’è. E non manca chi lo palesa anche durante l’attesa per effettuare un’operazione allo sportello. Da qualche tempo non più all’interno di un ufficio (cosa da non sottovalutare soprattutto per gli anziani), ma per oltre un mese di fronte a un furgone adibito – appunto – a ufficio postale mobile.

"Già è un disagio aspettare il proprio turno fuori al freddo – dice un signore in attesa del proprio turno –, figuriamoci quando gli anziani dovranno ritirare la pensione nei prossimi giorni". Per quanto riguarda il motivo dell’utilizzo di un ufficio postale mobile per effettuare le operazioni (con orario ridotto) Poste Italiane aveva annunciato che "a causa di aggiustamenti progettuali che si sono resi necessari nello svolgimento dei lavori per la realizzazione del Progetto Polis Case dei servizi di cittadinanza digitale all’ufficio postale di Porto Santo Stefano sul Lungomare dei Navigatori" la riapertura della sede è prevista per sabato 11, posticipando i programmi che indicavano il 19 dicembre come fine lavori. I servizi postali continuano ad essere svolti in un ufficio postale mobile situato allo stesso indirizzo del Lungomare dei Navigatori e aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35, il sabato dalle 8.20 alle 12.35. L’obiettivo del Progetto Polis, si spiega, è "favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e il superamento del digital divide nei piccoli centri e nelle aree interne".

Andrea Capitani