REDAZIONE GROSSETO

‘Disoccupazione: 10mila domande’

Capponi (Uil): "Per presentare la richiesta c’è tempo fino al 31 marzo"

Diecimila stagionali dell’agricoltura alle prese con le domande di disoccupazione. Sono settimane di intenso lavoro anche per gli sportelli sindacali che si occupano di ammortizzatori sociali. In questi giorni, infatti, è necessario che tutti i lavoratori con contratto a tempo determinato che sono fermi perché è la natura stessa che si ferma presentino domanda per ottenere, a giugno, una indennità di disoccupazione che non funziona come quella degli altri settori produttivi. "I braccianti agricoli a tempo determinato quando finiscono di lavorare non possono accedere all’indennità di disoccupazione con le stesse modalità di altro tipo di lavoratori perché non ne hanno diritto – dice Federico Capponi, segretario confederale provinciale della Uil Grosseto –. Per loro c’è la disoccupazione agricola le cui domande iniziano a essere accettate dopo il 31 dicembre di ogni anno. I nostri uffici, come quelli di Inps e di tutti gli altri sindacati e associazioni che si occupano della materia in questi giorni sono sotto pressione proprio perché i lavoratori stagionali in Maremma (parliamo sempre del settore agricolo) sono in un numero consistente e dunque è di un certo rilievo anche la mole di pratiche da lavorare. Si consideri inoltre il fatto che una sola pratica è piuttosto complessa e porta via molto tempo. La disoccupazione agricola è un ammortizzatore sociale che va a coprire, sia dal punto di vista retributivo, sia da quello contributivo, le giornate non lavorate nell’anno precedente dal bracciante agricolo stagionale. Le liquidazioni, solitamente, avvengono a giugno. È un fenomeno importante, questo della disoccupazione agricola per la provincia di Grosseto, perché le persone interessate sono davvero molte. Per presentare domanda c’è tempo fino al 31 marzo".