REDAZIONE GROSSETO

Donne straordinarie nella vita ordinaria . Parità di genere: difficile da raggiungere?

Sembra anacronistico parlarne oggi, in realtà è necessario farlo ancora. Purtroppo. SCUOLA MEDIA "VICO" - GROSSETO.

La reali capacità delle donne trovano il giusto riconoscimento ancora con troppa fatica

La reali capacità delle donne trovano il giusto riconoscimento ancora con troppa fatica

Sembra anacronistico parlare oggi di parità di genere eppure, fermandoci a riflettere, a osservare la società o a leggere i quotidiani, non possiamo non vedere quanto siamo lontani dal concetto di pari opportunità.

Conciliare compiti, funzioni e ruoli rimane tutt’oggi una delle sfide più grandi nelle relazioni tra uomini e donne. Infatti, anche se hanno raggiunto grandi conquiste, le giornate del mondo femminile restano intasate da impegni domestici e familiari che occupano molti spazi della loro vita e ostacolano la riuscita dei loro obiettivi. Eppure, se guardiamo alla Storia non possiamo non considerare quante siano state le pioniere che con sacrificio e dedizione, sfidando con coraggio le convenzioni sociali del tempo siano arrivate ad essere "la prima donna che..." è stata faraone, Hatshepsut, regnando per circa 22 anni come una regina giusta ed amata; è diventata Primo Tenente dell’esercito del Sacro Romano Impero, Francesca Scanagatta, quando era permesso loro di ambire solo al matrimonio; fin da piccola ha combattuto affinché le bambine sotto il regime dei talebani potessero veder rispettato il loro diritto allo studio, Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del Nobel per la Pace, a 17 anni; ha rivoluzionato il concetto di femminilità, Cocò Chanel, insieme a un’altra di pari valore, Hedy Lamarr: si sono imposte con le loro creazioni in un mondo in cui la moda era nelle mani di soli uomini; ha lavorato nel campo della Fisica e della Chimica, ricevendo ben 2 premi Nobel, Marie Curie; ha creato il primo algoritmo, ponendo le basi per l’informatica moderna, Ada Lovelace; per prima si è laureata in Medicina in Italia, Ernestina Paper.

Altre prime sono state astronaute o fisiche astronomiche: Margherita Hack, Samatha Cristoforetti, Cristina Koch, Valentina Tereshkova; hanno compiuto imprese sportive straordinarie come attraversare La Manica a nuoto o vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi, correre il Giro d’Italia o gareggiare in F1, Lella Lombardi, Gertrude Ederle, Charlotte Cooper, Alfonsina Moroni.

Appartenere al genere femminile dunque ha significato faticare molto di più per raggiungere i propri sogni ma possiamo lavorare insieme, tutti e tutte per un futuro in cui merito e talento siano gli unici elementi che premiano, così che non ci siano più "le prime donne che…".

Una vera uguaglianza, ’persone’ portatrici di pari diritti e doveri: questa sì che sarebbe una bella prima volta!