"Dopo di noi", una nuova casa per il "Sole"

Il Comune assegna un appartamento in via Grecia alla Fondazione, che lo utilizzerà per le persone disabili che sono rimaste sole

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Il Comune ha individuato e assegnato un appartamento alla Fondazione Il Sole Onlus, che lo utilizzerà per le attività connesse al "Dopo di noi", ovvero la fase della vita in cui le persone disabili perdono i loro genitori e si trovano quindi in solitudine. L’appartamento è di proprietà dell’Epg: si tratta di un’abitazione di 100 metri quadri al quarto piano di via Grecia, con due bagni, tre camere, un soggiorno e una cucina. Attualmente la Fondazione il Sole Onlus gestisce due appartamenti dove vivono in autonomia, ma seguiti da operatori h 24, due gruppi di 4 persone con disabilità psichica, intellettiva e relazionale, di un’età compresa fra i 23 e i 53 anni. Si tratta di "casa Piero", in via Piemonte, e "casa Rosanna", in via Eduardo De Filippo. "Siamo davvero felici – ha detto e l’assessore al sociale Sara Minozzi – di dare un contributo concreto alle attività della Fondazione Il Sole, perché ci consente di proseguire sul percorso di inclusione sociale che vede protagoniste soprattutto le fasce più svantaggiate della popolazione. Quella del "Dopo di noi" è una questione aperta, che preoccupa le famiglie che vivono al loro interno l’esperienza totalizzante della disabilità: c’è dunque bisogno di forte collaborazione e unità di intenti". "L’assegnazione di questo appartamento – spiega Marco Scandroglio, vicepresidente de Il Sole Onlus – apre la strada a una collaborazione più stretta con il Comune di Grosseto per dare risposte articolate alle persone con disabilità psichica, intellettiva, relazionale e multi-disabilità". "Grazie al bell’appartamento di via Grecia – sottolinea Roberto Marcucci, coordinatore della Fondazione il Sole – avremo la possibilità di tornare a organizzare periodi di "addestramento all’autonomia" per gruppi differenziati di persone con disabilità. In modo da poterne valutare le attitudini e le autonomie rispetto a una vita di comunità, in vista di una loro definitiva uscita dal nucleo familiare originario. Come è già avvenuto per i gruppi che, con il sostegno dei nostri operatori, già vivono nei nostri due appartamenti di via Piemonte e via Edoardo De Filippo. Questo percorso di emancipazione e autodeterminazione richiede molto tempo, e molti tentativi, prima di individuare un gruppo di persone in grado di vivere insieme. Un appartamento di questo tipo, quindi, è un tassello determinante in un meccanismo più ampio, che ha l’obiettivo di creare le condizioni per migliorare la vita delle persone con disabilità".