Alcuni vicini di casa l’hanno vista per strada, nella piazzetta del quartiere di Neghelli Vecchio, ad Orbetello, camminare in modo incerto e poi cadere sull’asfalto in modo improvviso e priva di sensi.
E’ deceduta in questo modo, probabilmente per una crisi cardiaca, Elisa Sclano, 42 anni, che risiedeva con i familiari in via Fanteria, a poche decine di metri dal luogo dove ieri è stata colta dal malore fatale.
La donna soffriva di problemi cardiaci ed era stata sottoposta anche ad un piccolo intervento. Una situazione che la costringeva a periodici controlli sanitari.
Anche venerdì avrebbe accusato un malore che, seppur apparentemente lieve, le aveva consigliato di chiamare il "118". Si era però ripresa bene e, infatti, dopo le cure ricevute avrebbe anche deciso di non farsi accompagnare al Pronto soccorso.
Ieri, invece, a metà mattinata un nuovo malore si è rivelato purtroppo molto grave e la giovane donna si è accasciata sull’asfalto perdendo immediatamente i sensi. Inutili tutti i tentativi di rianimazione fatti dal personale del soccorso sanitario e della Croce rossa.
"Non c’è stato proprio nulla da fare – spiega uno dei soccorritori – per far riprendere il battito cardiaco".
La salma in tarda mattinata è stata recuperata dall’agenzia funebre Babbanini e trasferita nella stanza anatomica dell’ospedale di Orbetello a disposizione delle autorità per le formalità di legge.
La giovane donna viveva in famiglia, a Neghelli, faceva la casalinga ed aveva da un certo periodo questi problemi di salute per i quali aveva iniziato una serie di accertamenti medici specialistici in ospedale. La morte improvvisa ha suscitato profondo cordoglio sia ad Orbetello, che allo Scalo frazione dove aveva abitato in passato.
Elisa Sclano era infatti molto conosciuta a Orbetello. Originaria di Porto Santo Stefano, si era trasferita ormai da molti anni nella cittadina lagunare dove aveva anche gestito un’attività commerciale, un mercatino dell’usato rimasto aperto fino allo scorso mese di luglio, poi la decisione di interrompere l’attività.