REDAZIONE GROSSETO

Droga e armi, due arresti. Coppia in auto con coca e crack. Nascondeva anche un machete

L’uomo ha ferito un carabiniere alla spalla danneggiando anche l’auto di servizio. Ieri la convalida in tribunale: la donna è stata scarcerata perché “collaborativa”

L'operazione a Grosseto (Foto di repertorio)

L'operazione a Grosseto (Foto di repertorio)

Grosseto, 16 novembre 2024 – Nell’auto nascondeva di tutto: dalla droga alle armi. Ma anche un machete, cacciaviti e un coltello da cucina. E ancora, un bilancino di precisione e 720 euro in contanti. È quello che i carabinieri di Grosseto hanno trovato, qualche giorno fa, quando hanno intimato l’alt a una Fiat Cinquecento, per un controllo di routine, come tanti se ne fanno in questo periodo. Alla guida dell’auto c’era una grossetana di 31 anni, sul sedile del passeggero un ragazzo tunisino di 25 anni.

Il giovane ha cominciato subito a manifestare un po’ di nervosismo e quando ha aperto la portiera dell’auto, utilizzando la mano sinistra, forse per prendere l’arma con la destra, il militare che era davanti alla portiera se n’è accorto e ha evitato il peggio. I militari hanno infatti trovato un machete con una lama lunga 32 centimetri che l’uomo voleva prendere per aggredire il carabiniere che l’aveva fermato. Il successivo controllo ha portato alla scoperta che la donna nascondeva ben 17 dosi di cocaina e un quantitativo di crack, ben nascosti nell’auto insieme alle armi, oltre che un bilancino di precisione. La donna, Letizia Niccolini, grossetana di 31 anni e Mohamed Jawher Jelliti, sono stati portati in caserma per un’ulteriore perquisizione. Ma quando il ragazzo, che già aveva tentato di impedire ai militari il controllo nella Fiat Cinquecento, è arrivato davanti alla caserma dei carabinieri ha dato in escandescenze. Ha praticamente spaccato l’auto e il vetro dell’auto di servizio dei carabinieri. Poi ha colpito uno dei militari lussandogli una spalla: il carabiniere ne avrà per 15 giorni.

I due sono stati dunque arrestati: lei con l’accusa di spaccio e porto abusivo di armi e lui anche per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, oltre che per danneggiamento. Ieri, durante la convalida di fronte al giudice giudice Giuseppe Coniglio, la donna ha avuto un comportamento “collaborativo” ed è stata scarcerata. Per lei il giudice ha disposto l’obbligo di firma dai Carabinieri. L’uomo invece rimane in carcere.