"Pur restando al ventesimo secolo, parlerò di personaggi che sono stati colonne e non alludo tanto alla colonna Antonfrancesco Vivarelli. No, ma a personaggi la cui fama raggiunse ben oltre Roma. Altri uomini, ben altra donna, che la Maremma, non solo palustre, in Italia e nel mondo hanno reso illustre. Così mi limito a parlarvi di coloro che ricevuto hanno il Grifone d’oro". Questo è parte dell’introduzione storica, scherzosa e giullaresca di messer Lurinetto, nome d’arte di Ugo Giulio Lurini, dedicata ad alcuni personaggi celebri che hanno caratterizzato la Maremma. Vestito con abiti di altri tempi, è entrato nella sala del consiglio, proprio davanti alle massime istituzioni comunali, ripercorrendo momenti salienti della storia maremmana. Da Ferdinando Innocenti, a Giuliana Ponticelli "che amò i cavalli maremmani allevanti nella Tenuta della Trappola, in tutto il mondo premiati e della Trappola fu intrappolata", quindi l’ingegner Pietro Fanti. Proveniente da Siena, Lurinetto si definisce un "menestrello", improvvisatore in rima che lavora principalmente in vesti medievali, un teatrante a tutto tondo. Una celebrazione della Festa della Toscana diversa dal solito quella che si è celebrata ieri in consiglio. La Regione nel 2001 ha istituito la festa commemorativa del 30 novembre, per ricordare il giorno in cui ricorre l’anniversario della riforma penale promulgata da Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana. Con tale riforma la Toscana divenne il primo Stato al mondo in cui si abolì la pena di morte. "Ho voluto portare la consapevolezza che anche in queste terre maremmane ci sono stati personaggi che sono diventati famosi e celebri nel mondo – ha spiegato Lurini –. La Maremma dunque nel mondo, e visto che il tema di quest’anno della Festa è genio e innovazione ho voluto ricordare coloro che nel loro campo hanno saputo dare una spinta in più alla loro terra natia".
M. V. G.