REDAZIONE GROSSETO

E ora nella ‘scuolina’ c’è la Casa della Memoria

Inaugurata ieri la struttura, restaurata dall’architetto Milesi e fortemente voluta dall’ Isgrec, che ospiterà una biblioteca e sarà un luogo di incontro e di cultura.

E ora nella ‘scuolina’  c’è la  Casa della Memoria

E ora nella ‘scuolina’ c’è la Casa della Memoria

In una giornata tra commemorazione e polemiche non deve passare in secondo piano l’inaugurazione della "Casa della Memoria al Futuro", fortemente voluta dall’Isgrec. Una piccola scuola elementare rurale, non la "scuolina" del tragico processo, ma una costruzione vicina, del dopoguerra, che, ormai in stato di abbandono, è stata restaurata grazie alla condivisione del progetto con il Comune di Magliano e alla generosità dell’architetto Edoardo Milesi, che ne ha tracciato il progetto esecutivo. La realizzazione è stata possibile grazie ai generosi contribuiti di istituzioni, (in primis la Regione) ditte, associazioni e privati cittadini. "Lo spazio centrale – ha ricordato Ilaria Cansella, direttrice Isgrec –, una stanza-laboratorio, accoglie la Biblioteca Tullio Mazzoncini, ricca di volumi preziosi sulla Maremma e sulla Resistenza, donati all’Isgrec dalla famiglia dell’intellettuale maremmano e antifascista che fu fra i promotori del primo Comitato provinciale di Liberazione nazionale e venne poi deportato a Mauthausen. Gli altri locali saranno adibiti in futuro a luogo residenziale per artisti, dove fare ricerca, sperimentare nuovi modi per comunicare la memoria, parlare di identità e culture, di pace. Al momento i locali sono occupati dalla mostra permanente ‘Per noi il tempo si è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia?, curata dall’Isgrec". "Il monumento – ha detto Milesi – non ha memoria, il luogo sì, perché lo spazio dove nascono relazioni. La ‘Casa della memoria al Futuro’ non è un luogo dove mummificare la memoria, ma dove progettare la contemporaneità, promuovere e produrre arte, cultura e formazione".