REDAZIONE GROSSETO

E’ una responsabilità degli adulti mettere dei limiti

Nella nostra scuola abbiamo avuto un incontro molto interessante con Valentina Santini, laureata in Psicologia e scrittrice. Abbiamo posto...

Nella nostra scuola abbiamo avuto un incontro molto interessante con Valentina Santini, laureata in Psicologia e scrittrice. Abbiamo posto numerose domande per capire cosa spinge gli adolescenti a mettere in pericolo la propria vita, sottoponendosi alle challenge sui social. La dottoressa ci ha spiegato che, nel cervello degli adolescenti, il nucleo cerebrale, detto amigdala, è sviluppato e gestisce le emozioni, mentre la corteccia cerebrale, responsabile della razionalità e dei processi cognitivi, è ancora in via di sviluppo. Questo fa sì che l’adolescente non abbia la piena percezione del pericolo e che voglia superare i propri limiti per formare la sua identità, ma tende a sottovalutare i rischi che questo comporta. Ricevere approvazione attraverso un like, attiva il piacere ed è un parametro per sentirsi apprezzati. E’ necessario però fermarsi un attimo a pensare in modo da non agire d’impulso. La riflessione permette la connessione fra i neuroni e fa sì che venga interrotta la pratica di scrolling, lo scorrimento compulsivo delle pagine social. Considerato che gli adolescenti vivono in modo amplificato le sensazioni, le challenge fanno leva su questo e tendono a calmare il tumulto di emozioni. E’ importante quindi che i teenagers si confrontino con gli adulti, manifestando le proprie contraddizioni, perché le parole creano realtà. Gli adulti sono coloro che devono stabilire i limiti e guidare gli adolescenti a sperimentare in modo consapevole il confronto con i coetanei.