"E’ un’incompiuta". Vivarelli Colonna dice no all’adozione del piano dei rifiuti

Il sindaco di Grosseto: "Ennesimo atto di scelleratezza della Regione. Come al solito i territori sono stati dimenticati scientificamente". Minucci: "La gestione non va bene. E il ciclo non è completato".

"E’ un’incompiuta". Vivarelli Colonna dice no all’adozione del piano dei rifiuti

"E’ un’incompiuta". Vivarelli Colonna dice no all’adozione del piano dei rifiuti

"L’adozione del Piano regionale dei rifiuti è una vera e propria "Incompiuta". O meglio: è l’ennesima operazione della Regione Toscana che conferma ancora una volta tutto il suo burocratismo e che finirà con lo scaricare i costi di una non pianificazione prima sugli Ato che gestiscono la politica dei interprovinciale dei rifiuti, e poi sui singoli Comuni". E’ il pensiero del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna a commento della recente adozione del Piano regionale dei rifiuti che ha visto il voto compatto contrario del centrodestra. "La Regione Toscana ha compiuto dunque l’ennesimo atto di scelleratezza rinunciando fin dall’adozione del Piano a collocare gli impianti di trattamento rifiuti, sui territori - aggiunge - E del resto a pensare male si fa peccato, ma molto spesso ci si indovina: come avrebbe potuto la Regione Toscana collocare gli impianti senza aver mai sentito i territori? E adesso la stampa è a chiedere dichiarazioni e commenti ai sindaci che operano nel territorio. Ma perché gli amministratori non hanno mai detto con chiarezza che la Toscana è la seconda regione dopo la Liguria per costi di gestione dei rifiuti? E perché una regione che sancisce il principio dell’autosufficienza e della prossimità nel trasporto e smaltimento all’interno di ogni singolo Ato, consente poi alle discariche che accolgono rifiuti speciali di ottenere una possibile volturazione autorizzativa ed accogliere così anche l’indifferenziato? Adesso si apriranno i termini per presentare le osservazioni ad un Piano regionale mai condiviso e che delega la collocazione degli impianti sugli Ato che avranno poi 180 giorni per elaborare il Piano d’ambito". Poi chiude: "Un ennesimo gran pasticcio dove a pagare saranno ancora una volta i territori, visto che non sarà possibile presentare osservazioni sostanziali; quelle che riguardano appunto la collocazione degli impianti. Un’opera incompiuta che anche all’interno del Pd ha suscitato non poche polemiche e che finirà per essere l’ennesimo amaro calice che i cittadini toscani dovranno sopportare". Un piano che non piace neppure a Luca Minucci, assessore all’ambiente del Comune di Orbetello: "La gestione del rifiuto così come il completamento del suo ciclo non va bene - ha detto - Tutto deve essere fatto all’interno della regione altrimenti non c’è convenienza. Da sette anni vivo e tocco con mano la gestione dei rifiuti con gli ambiti territoriali e con l’intenzione velata di costituire un Ato unico da parte della Regione. Tutti sappiamo però che le economie di scala, come ci era stato detto, non si sono avverate con effetti devastanti per i singoli Comuni, dove gli amministratori vengono esautorati dalle scelte. Noi la vediamo in modo opposto - chiude Minucci - la gestione deve essere vicina ai bisogni dei territori perchè si tratta di un comparto fondamentale anche a livello economico".