Gestire al meglio il denaro è molto importante per raggiungere i propri obiettivi. L’educazione finanziaria, infatti, è fondamentale per fare scelte consapevoli e utili per il proprio futuro. Ma quanto sono formate ed informate le donne in materia finanziaria, soprattutto quelle che fanno impresa? Poco, molto poco e lo attestano numeri e questionari a cui sono state sottoposte. Da qui, in virtù anche delle richieste delle imprenditrici associate, Cna Grosseto e il Comitato Impresa Donna di Cna Grosseto hanno organizzato un workshop, (ammesso e inserito nell’edizione 2024 del ‘Mese dell’educazione finanziaria‘ nell’ambito del programma Edufin), dal titolo "Donne, impresa, finanza: alcuni accorgimenti utili". Un’occasione per parlare, con i contributi di esperti del settore e della gestione delle proprie finanze.
"Abbiamo deciso di mettere in campo una serie di iniziative che aiutino le donne imprenditrici e non – afferma la direttrice di Cna, Anna Rita Bramerini – ad acquisire dimestichezza con una tematica complessa come quella dell’educazione finanziaria che contribuisce sicuramente a dare alle donne maggiore autonomia sia nelle valutazioni che loro competono sia nelle scelte che sono chiamate a fare nella vita di tutti i giorni come lavoratrici dipendenti, libere professioniste o imprenditrici. E il nostro compito è anche cercare di seminare cultura in questo caso finanziaria. Molte si sono trovate spesso a non avere gli strumenti adeguati per poter affrontare il tema dell’educazione finanziaria".
"Emergeva dalle nostre imprenditrici un’educazione finanziaria – dice Paola Checcacci, presidente del Comitato Impresa Donna di Cna Grosseto – ancora influenzata dalla differenza tra uomo e donna, un fattore culturale ancora molto forte. Non dovrebbe esserci bisogno di un comitato impresa donna all’interno di Cna, ma evidentemente questo necessità c’è e c’è perché ci sono ancora molti preconcetti. Ancora nel 2024 ci sono barriere culturali che fatichiamo a scardinare. Dobbiamo essere più intraprendenti, convinte e consapevoli. Forse dovremmo essere ancora più coraggiose. Non dobbiamo avere timore a farci avanti e dire ciò che sappiamo fare".
"Il goal 5 dell’agenda 2030 prevede la parità di genere – spiega Claudia Musolesi, esperta di culture e identità di genere – che è intesa in tanti modi, tra questi anche l’educazione finanziaria. L’anno scorso è passata una legge sull’educazione finanziaria obbligatoria nelle scuole essendo uscite anche molto statistiche con dati che evidenziano come le donne siano penalizzate nella gestione del denaro. Quando una donna arriva nei luoghi decisionali l’organizzazione cambia. Consiglio alle donne di posizionarsi, di avere chiaro ciò che si vuole e fare una strategia su di sé".