Il Pd ufficializza la candidatura di Mario Chiavetta per la sfida delle prossime comunali. Tramonta quindi l’ipotesi di Alessandro Ragusa, che evidentemente non era poi così condivisa. Il Pd, che lo aveva indicato, adesso punta infatti su Chiavetta, anche lui ex assessore della giunta di Monica Paffetti, anche lui uscito dimissionario da quell’esperienza. Il nome di Chiavetta, del resto, già circolava da tempo. Cinque anni fa fu lui a sfidare proprio l’ex sindaco Paffetti alle primarie, ma senza riuscire a batterla. Adesso, sembra arrivato il suo momento. Il segretario dell’Unione comunale del Pd, Mauro Barbini, spiega che "a seguito di una discussione interna articolata e approfondita, basata sul principio della ricerca del bene comune e della responsabilità condivisa", è stato individuato "in Mario Chiavetta, espressione dell’area moderata della coalizione di centrosinistra, il candidato sindaco attorno al quale costruire la squadra che scenderà in campo per battere il centrodestra alle prossime elezioni amministrative". Con questa posizione, il Pd tornerà al tavolo di coalizione per proseguire nel percorso. Ovvero, cercare il consenso dei cinquestelle e della componente di sinistra.
"Il Pd – prosegue Barbini – si pone come punto di riferimento responsabile e autorevole per l’intera coalizione, nella piena convinzione che includere, condividere esperienze, aprire alla società civile, accogliere istanze diverse tra loro ma accomunate da valori condivisi, sia la strada maestra per dare gambe e fiato all’alternativa democratica chiesta a gran voce dai cittadini orbetellani, quasi al termine di un quinquennio fallimentare a guida Casamenti". Resta comunque aperto il dialogo avviato dal gruppo Idee in Comune Orbetello, guidato da Vincenzo Caponi, attorno al quale si è riunito un contesto espressione della società civile, con forze politiche e associazioni locali che guardano proprio all’area del centrosinistra e dei cinquestelle. Il che non consente, al momento, di escludere la possibilità di una ‘corsa a tre’ per le prossime amministrative, come già avvenuto cinque anni fa.
Riccardo Bruni