Elezioni della Provincia: "Termine non dia lezioni"

Giacomo Gori duro nei confronti del segretario provinciale Dem "Parla di tradimenti? Pensi a quanto ha fatto lui violando ogni accordo".

"Se c’è qualcuno che ha tradito i patti e un partito che non ha rispettato gli accordi con il Movimento 5 Stelle questi sono proprio il segretario del Pd Giacomo Termine e il partito che rappresenta". Giacomo Gori rispedisce al mittente le accuse secondo le quali con il suo voto per le elezioni provinciali avrebbe aiutato il centrodestra mosse mosse da Termine ricordando al segretario Dem di aver guidato nel 2021 "il partito verso il disconoscimento del patto firmato con il M5S, grazie al quale Francesco Limatola è stato eletto presidente della Provincia ed Elena Nappi consigliera. Un accordo che riprendeva l’iniziativa sperimentata a livello comunale, come tentativo di creare una coalizione di forze omogenee anche a livello provinciale, nonché impegnava i candidati Limatola e l’ex consigliera provinciale Elena Nappi a realizzare quattro punti del programma del Movimento 5 stelle, tra cui lo stop alla vendita della riserva naturale della Diaccia Botrona. Firmarono quel patto sapendo già di non volerlo rispettare. Diciotto mesi di tradimenti, bugie, offese, affronti inaccettabili; comportamenti vergognosi, anche dal punto di vista delle relazioni umane. Termine in prima fila e con lui gran parte dei riferimenti di tutto il centrosinistra, a dar manforte a Limatola mentre si consumava la vendita della Diaccia Botrona e l’isolamento del M5S".

"Termine – dice Gori – tenta di coprire le proprie incapacità politiche con la favoletta di un Gori appena ventenne militante in Alleanza nazionale, oppure si sparano grosse, affermando che io ho tradito l’elettorato. Bugia sopra un’altra bugia. Sono stato eletto consigliere comunale e sto facendo il consigliere di opposizione portando avanti il programma con il quale i cittadini mi hanno responsabilizzato: unico vero impegno assunto con i cittadini".