Emergenza Oss. Quest’anno previste soltanto sei assunzioni

Corsini (Usb): "Gli operatiori sociosanitari sono diventati una sorta di ‘multiproprietà’ e sono dirottati spesso in reparti dei quali non conoscono nemmeno dove si trova il normale materiale d’uso" .

Emergenza Oss. Quest’anno previste soltanto sei assunzioni

Emergenza Oss. Quest’anno previste soltanto sei assunzioni

Si torna a parlare di sanità, soprattutto perché c’è un problema che sta diventando una piaga, cioè la carenza di personale. A denunciarlo sono i sindacati e a vivere un ambiente lavorativo, che rischia di diventare insostenibile, sono gli operatori sociosanitari del Misericordia di Grosseto ma in generale tutti i lavoratori degli ospedali grossetani. Infermieri e Oss sono continuamente sottoposti a pressioni per le continue richieste di rientri lavorativi o cambi turno per compensare le assenze o, addirittura, per coprire il turno di chi è, legittimamente, in ferie. Lo denuncia apertamente l’Usb che sottolinea la criticità degli Oss (Operatori socio sanitari): "A proposito di numeri le assunzioni di Oss per tutta la Asl sono la miseria, a quello che risulta, ovvero sei per tutto il 2024 – dice Stefano Corsini, responsabile sanità dell’Usb – che sono diventati una sorta di ‘multiproprietà’ e sono dirottati spesso in reparti dei quali non conoscono nemmeno dove si trova il normale materiale d’uso e sono, altrettanto spesso, obbligati, anche all’interno del solito turno lavorativo, a prestare servizio in più reparti".

Per gli Infermieri la situazione non è diversa. La mancanza degli Oss, spesso dirottati in altri reparti, comporta di lavorare sotto organico e di fatto implica il demansionamento degli infermieri che si trovano a svolgere compiti, normalmente, non di loro pertinenza. "Questa situazione non solo sminuisce le competenze e la professionalità degli infermieri – prosegue Corsini – ma ne aumenta e peggiora ulteriormente, in aggiunta ai ‘soliti’ rientri lavorativi e riposi saltati, il carico e le condizioni di lavoro e lo stress lavoro correlato. In aggiunta agli Oss è stata negata, a differenza di quanto accade in altre aziende sanitarie in Toscana in simili situazioni di emergenza, la possibilità di istituire progetti a carico del bilancio aziendale e retribuiti con la tariffa prevista per l’attività aggiuntiva. Si è preferito attivare, per l’emergenza, l’istituto della pronta disponibilità con costi a carico dei fondi aziendali di tutti i dipendenti".

Nei prossimi giorni l’Usb insieme ad altri sindacati si incontreranno per parlare di questi problemi e non è esclusa l’ipotesi che venga dichiarato lo stato di agitazione a tutela del personale, per assunzioni immediate, per il miglioramento delle condizioni di lavoro e sicurezza. "La salute, la sicurezza e il benessere degli operatori – conclude Corsini – e gli standard qualitativi dell’assistenza offerta ai pazienti, dovrebbero essere le priorità assolute ma l’evidente mancanza di personale le sta mettendo a repentaglio.

Anche l’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto interviene sulla richiesta di accelerare i tempi di ingresso in servizio degli operatori sociosanitari (oss) all’interno dell’Azienda Usl Toscana sud est. "Sarebbe molto importante – spiega Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto – poter contare sulla presa in servizio di nuovi oss, anche attraverso l’attuale graduatoria in essere". Per gli Oss la situazione assunzioni è ferma da un po’. "Dalle testimonianze che raccogliamo – conclude Draoli – sappiamo che in molti reparti la figura degli Oss è in grave carenza". Attualmente, all’interno dell’Azienda Asl Toscana sud est, il rapporto tra Oss e personale infermieristico si pone l’obiettivo del 33%.

Nicola Ciuffoletti