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Energie rinnovabili e critiche: "Territorio già virtuoso e il fotovoltaico è invasivo"

Il consigliere comunale Ludovico Baldi, studente in ingegneria, è perplesso sui progetti "Produciamo più di quanto consumiamo: perché dovremmo sacrificare altri territori?".

Quando si parla di nuovi impianti per le energie rinnovabili bisogna tenere presenti almeno due fattori: il primo è che la nostra provincia è già la più virtuosa della Toscana, il secondo è che "tappezzare" il territorio di pannelli solari potrebbe portare a perdere quella sensazione di habitat naturale che ci viene invidiato da gran parte del Paese e non solo. E’ questa la riflessione che invita a fare Ludovico Baldi, consigliere comunale della lista "Vivarelli Colonna" o e studente laurea magistrale in "ingegneria energetica.

"La nostra provincia in campo energetico rinnovabile – dice Baldi – è di gran lunga la più virtuosa della Toscana, contando che, secondo i dati ufficiali, riesce a generare tramite Fer il 180 percento del fabbisogno complessivo della propria domanda elettrica. Essere così virtuosi significa anche una scarsità effettiva di richiesta elettrica e, di conseguenza, un evidente limite in ambito industriale. Questo potrebbe essere quindi messo a disposizione come traino per un possibile sviluppo economico e sociale che deve essere rimesso al centro della discussione politica. La seconda considerazione è che personalmente l’idea di vedere il territorio della nostra provincia deturpato e avvilito, ricoperto di pannelli solari. La tecnologia fotovoltaica è tra le più invasive e divoratrici di suolo in relazione all’energia prodotta, rimanendo, tra le altre cose, una tecnica decisamente intermittente, cioè che produce in maniera non continuativa durante l’anno. Fra l’altro è notizia di pochi giorni fa il nuovo investimento che Enel ha presentato per lo sviluppo geotermico nella zona amiatina e di Monterotondo. Questo accrescerà notevolmente la nostra produzione e lo farà in maniera sostenibile. Ciò mi porta a concludere che dare luogo a installazioni di campi fotovoltaici o agrivoltaici (terreni che ritengo molto più utili dal punto di vista agricolo) possano portare alla distorsione del nostro paesaggio, senza enormi vantaggi per la popolazione".