REDAZIONE GROSSETO

L’eolico della discordia: “Su queste colline vorrebbero piazzare quarantotto pale”

Presa di posizione del “Gruppo d’intervento giuridico” nei confronti dei vari progetti presentati per la zona sud. “Poi linee elettriche, decine di chilometri di cavidotti, elettrodotti aerei”

Polemiche sull'eolico in Maremma

Polemiche sull'eolico in Maremma

Grosseto, 24 ottobre 2024 – “Il fenomeno della speculazione energetica, oltre che in Sardegna, è pesantemente presente in modo particolare nella Tuscia, in Puglia, nella Maremma, in Sicilia, sui crinali appennnici”.

Questa è la voce che si è alzata di Gruppo d’Intervento Giuridico, che è il nome di un’associazione ecologica in campo per contrastare l’avanzare dei progetti di eolico che stanno piombando, a macchia di leopardo, sul territorio nazionale e con particolare intensità in Maremma. L’ultima battaglia del Gruppo di Intervento Giurico è quella per contrastare il progetto di parco eolico “Energia Sorano” proposto dalla società romana “Olsen Renewables Italy Srl” nella Maremma etrusca fra Sorano, Pitigliano, Manciano e Ischia di Castro (quest’ultima in provincia di Viterbo). Il progetto è contiguo ad analoghi progetti presentati nei territori di Pitigliano e Manciano e l’associazione ecologista per ognuno ha formulato degli atti di intervento nei relativi procedimenti di “Via”. Insomma, c’è chi nelle zone della Maremma etrusca ci vedrebbe bene una quantità smisurata di pale eoliche di 200 metri di altezza ma in primo luogo i cittadini questo non lo accettano.

“Al momento – spiegano i responsabili del Gruppo d’Intervento Giuridico – sono in ballo quattro progetti per complessive 48 torri eoliche in una zona ricca di emergenze ambientali, archeologiche e storico-culturali, nonchè di grande richiamo turistico”.

Numeri che fanno molto discutere, senza considerare che altri progetti sono stati presentati nei territori di Orbetello, Magliano e Scansano. Solo il progetto “Energia Sorano” prevede 8 aerogeneratori con un’altezza massima complessiva di circa 200 metri, per una potenza nominale massima complessiva pari a 43,4 megawatt. A queste pale i cittadini e l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ugo Lotti hanno detto “no” e le quasi 500 osservazioni contrarie raccolte nei giorni scorsi sono un dato che non lascia spazio a dubbi e interpretazioni.

“Oltre alle pale – proseguono dal Gruppo d’Intervento Giuridico – sono previste anche linee elettriche di collegamento alla rete elettrica nazionale, lavori sulla viabilità, nuove sottostazioni elettriche, sbancamenti, decine di chilometri di cavidotti ed elettrodotti aerei in zone ricche di corsi d’acqua e macchia mediterranea”.

L’associazione ecologica parla di “FarWest energetico” e poi spiega: “Abbiamo chiesto al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di esprimere formale diniego alla compatibilità ambientale degli impianti industriali in progetto – dicono – e abbiamo informato, per opportuna conoscenza, il ministero della Cultura, la Regione Toscana, la Regione Lazio, le Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena e di Viterbo, i Comuni di Sorano, Pitigliano, Manciano e Ischia di Castro”.

Poi concludono: “Essere a favore dell’energia prodotta da fonti rinnovabili non vuol dire avere ottusi paraocchi, non vuol dire aver versato il cervello all’ammasso della vulgata dell’ambientalismo politicamente corretto”.

Nicola Ciuffoletti