NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Eolico, no su Montauto. Sindaci e cittadini soddisfatti con cautela: "Stessa scelta per gli altri"

Il sindaco Morini dopo lo stop del Mase: " Non abbassiamo la guardia". Dai Comitati: "Transizione energetica possibile senza consumo di suolo". .

Il sindaco Morini dopo lo stop del Mase: " Non abbassiamo la guardia". Dai Comitati: "Transizione energetica possibile senza consumo di suolo". .

Il sindaco Morini dopo lo stop del Mase: " Non abbassiamo la guardia". Dai Comitati: "Transizione energetica possibile senza consumo di suolo". .

MANCIANO

L’impianto eolico Montauto era troppo impattante. A dirlo è stato anche il Mase e a ribadirlo in più di un’occasione anche l’amministrazione comunale di Manciano. Il sindaco Mirco Morini oggi esulta e al contempo ricorda che la battaglia non finisce qui, sono ancora tanti i progetti di eolico e fotovoltaico sottoposti a Via e sui quali il ministero si dovrà esprimere in maniera definitiva. Intanto il progetto Montauto è stato archiviato e il vicino osservatorio astronomico potrà continuare a osservare il cielo da questa collina, altopiano che favorisce un’osservazione più unica che rara.

"Chiaramente questa notizia ci conforta ma è solo un primo risultato che non toglie la preoccupazione forte che abbiamo nei confronti di questa invasione di impianti enormi che andrebbero a deturpare irrimediabilmente il nostro paesaggio - spiega Mirco Morini, sindaco di Manciano - Non abbassiamo certo la guardia, andremo avanti con la nostra contrarietà ogni qualvolta ci venga presentato un nuovo progetto. Ribadisco poi che tali procedimenti mettono in seria difficoltà amministrazioni piccole come la nostra, perché dobbiamo ogni volta rispondere con delle osservazioni puntuali e per farle occorrono tempo ed energie che potrebbero essere spesi per progetti inerenti lo sviluppo del nostro Comune". Esultano anche i comitati ambientalisti che fin dall’inizio sono stati e continueranno ad essere di supporto alle amministrazioni comunali di Manciano, Pitigliano, Sorano, Scansano e Magliano in Toscana.

"Siamo molto felici della decisione presa dal Mase di rigettare questo impianto industriale così impattante sia per la bassa Maremma quanto per l’alta Tuscia - commenta Luca Federici Presidente Comitato Ambiente e Salute Tuscia - in quanto strategicamente proposto sulla linea di confine. Ora confidiamo che la stessa sorte tocchi anche ai tre progetti di impianti eolici industriali presentati per Pitigliano, nonché l’ultimo proposto sulla montagna dell’Elmo a Sorano. Il nostro comitato da anni insiste sul realizzare una transizione energetica che sia a misura di territorio".

Per il comitato ambientalista l’inserimento di impianti Fer deve rispettare i principi dettati dal D.L. 199/2021, il quale predilige aree degradate o antropizzate, tetti, parcheggi, discariche, linee autostradali e ferroviarie e similari. "Questo anche confermato da studi di enti governativi quali Enea e Ispra. Conclude Federici - Quest’ultimo afferma che la transizione energetica può essere realizzata senza consumo di suolo agricolo e senza danneggiare il patrimonio ambientale e paesaggistico".

Insomma se da un lato c’è soddisfazione per il risultato parziale raggiunto, da parte delle amministrazioni comunali e dei comitati c’è la volontà di rimanere con i piedi per terra attendendo altri risultati che vadano in questa direzione. La guerra contro gli impianti invasi in Maremma è ancora lunga ma almeno una battaglia è stata vinta. Ora non resta che attendere le prossime mosse.

Nicola Ciuffoletti